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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO II
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stanze fra gli avversari in modo da impegnarli all'arma bianca.
Era passato il mezzogiorno. La nostra ostinata resistenza aveva mandati a vuoto sino allora gli assalti del nemico, ripetuti con forze sempre maggiori, però che esso voleva penetrare fra gli eserciti alleati e separarci; ma ormai spossati da più che sei ore di lotta, incominciavamo a ripiegare, e ci mancava la lena per ritornare alla riscossa. In quel supremo momento, noi vedemmo spuntare la brigata Savoia, dalle mostre di velluto nero, riserva della divisione. Al passo di carica, vigorosamente battuto dai suoi tamburi, essa traversò, fresca, allineata, bellissima, gli intervalli delle nostre compagnie che l'acclamarono entusiasticamente; con un attacco gagliardo alla baionetta spazzò via il nemico, già affaticato anche lui; e così noi fummo salvi.
Brava brigata Savoia! Quel giorno essa pugnò l'ultima volta per il suo Re, per la sua Dinastia, a fianco dei vecchi commilitoni del Piemonte.
Non pochi dei nostri, entrati un po' più tardi nell'azione, seguirono i savoiardi, e combatterono da valorosi nelle loro file, ma io ero talmente affranto, che non appena liberato dal-