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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO III _
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mandar loro di annoverarmi fra i volontari di una prossima spedizione per l'isola. E il Ber-tani mi lasciò intrawedere che se ne preparava un'altra, ma piccola, di cui pochi sarebbero stati gli eletti.
Il 20 maggio mi fu annunciata l'accettazione delle dimissioni, e senza por tempo in mezzo, preso congedo dai superiori e dai commilitoni, m'imbarcai per Genova, e finalmente il giorno 25 salii a bordo del vapore « Utile » che alle undici di sera silenziosamente levò l'ancora, e mi avviò verso i nuovi destini.
11 Bertani, organizzatore della spedizione, aveva noleggiato detto piroscafo per portare non so se due o tremila fucili e un milione di cartucce a Garibaldi, e vi aveva posto su per scorta una squadra di volontari scelti dal Medici e dal La Farina. La maggior parte di essi erano estranei tra loro, i più siciliani di Palermo e di Trapani, parecchi genovesi, due ungheresi, il rimanente di ogni regione d'Italia; sessantanove in tutto.
Si presentò come capo della spedizione, mostrando una lettera del Medici e del La Farina, Carmelo Agnetta, un siciliano bruno, vivace, intelligente, che dopo aver subito la prigione in