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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   stabiliti a difesa, disposti a semicerchio sulle alture. Ancora una volta rimasi ammirato per la feconda opera dei nostri soldati che avevano saputo edificare tutto quanto era necessario alla vita della cittą. Per loro fatica, invero, sorsero, comodissimi, i fabbricati per i comandi, gli ospedali, le lavanderie, i macelli, l'orto botanico, i pontili, e ancora, piazze, strade, cisterne, ghiacciaie ecc. ecc. Proprio tutto quanto era necessario e urgente, compresi i mobili e i letti degli ospedali.
   A Derna, graziosa oasi in una spianata in riva al mare, irrigata dal fiume perenne Derna, trovai giardini ricchi di vegetazione, albicocchi, palme e viti in abbondanza. Nella stretta gola dell'uadi Derna, mi parve essere in una delle nostre valli dell'alta Italia, salvo la splendida fioritura degli oleandri, che offriva uno spettacolo di carattere meridionale. Da un'altura, nelle vicinanze, scorsi la famosa casa di Aronne, e il campo turco, in cui i soldati erano intenti a costruire una muraglia di difesa, lunga parecchi chilometri.
   L'amico Vincenzo Pericoli, con la gentile consorte donna Maria, mi accolsero con grande festa, a Bengasi, e vollero venirmi a incontrare