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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
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L'ammiraglio Cagni, governatore, mi accolse squisitamente e, dopo avermi dato modo di vedere minutamente la città e i lavori di ripristino che si venivano compiendo, mi facilitò una gita al Garian.
L'altipiano che percorsi, ad ogni passo insegnava il valore dell'opera italiana, poiché le buone strade che lo solcano, portavano ad ogni fine di tronco una targa su cui era scritto il nome del battaglione che lavorò il cammino, e la data dell'esecuzione.
Le abitazioni troglodite mi tornarono curiosissime per le loro disposizioni. Per un corridoio ripido ed oscuro si scende al piano del cortile, un pozzo quadrato, profondo da 10 a 15 metri. Sul fondo di questa specie di imbuto, si aprono le varie stanze di dimora, riparate ottimamente dai forti venti e dalle nevi.
Al Garian, il ras del villaggio, un magnifico vegliardo, mi tenne un eloquente discorso, inneggiando all'Italia. Tutti, del resto, giovani e vecchi che quivi incontrai, mostrarono sincero piacere per la nostra occupazione, e volentieri frequentavano la scuola, aperta dai nostri ufficiali, per imparare la lingua italiana.