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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO XII
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Dopo un'ottima traversata del mar Rosso, sbarcammo con mia figlia a Massaua il 14 febbraio, ricevuti dal Regio Commissario, per ordine del Governatore, e ospitati nella residenza. Il giorno appresso, la ferrovia, dopo un tragitto di sei ore e mezza, ci depose all'Asmara. È una ferrovia questa fra le più mirabili del genere, che corre per 120 chilometri, colla pendenza massima del 35 per mille. Lungo il tragitto attraversammo boschi di acacia e di sva-riatissime speci di vegetazione, dal cespuglio a foggia di ombrello all'albero imponente, grande euforbia a candelabro, sicomoro, ulivo selvatico; ovunque il suolo era, poi, cosparso di mille fiori. A fianco della linea scappavano, spessissime, lepri, galli di montagna, faraone, capre selvatiche. Uccellini variopinti di smaglianti colori, riempivano l'aria coi loro voli,
0 trillavano negli alberi, ai quali erano avvinti
1 loro piccoli nidi pensili.
All'Asmara fummo alloggiati, principescamente, nel palazzo del Governatore. Subito vennero organizzate varie spedizioni, e la prima fu rivolta a Cheren.
Compimmo il tragitto in automobile, attraverso dirupi e terreni tormentati, favolosi e