Augusto Fichtner
Nuove scoperte fanno supporre un'estensione
molto più ampia del castello di Besozzo.
Ritrovamento di reperti archeologici.


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        Alla luce di quanto sopra, è accertato (da iscrizioni di date su vari capitelli) che nel '500 tutta l'attuale via Monfrini sia stata oggetto di ampia ristrutturazione che ha determinato l'eliminazione della cinta di mura e di torri, e l'erezione al loro posto di palazzi di notevole pregio, come appunto il palazzo ex Rebuschini, il contiguo palazzo ex Besozzi (dall'inizio dell'ottocento denominato Cattaneo) a forma di U, con un pozzo nel mezzo del cortile, ed un porticato che correva lungo i tre lati dell'edificio, di cui un lato è tutt'ora esistente; nel lato di sinistra (entrando nel cortile) a seguito di un restauro intelligente, sono state messe in luce alcune colonne e le cornici cinquecentesche delle finestre (il lato destro è stato invece pesantemente e maldestramente rimaneggiato). Nella facciata su Via Monfrini, alcuni anni or sono fu riportato alla luce un magnifico portale con lo stemma dei Besozzi (foto 15). Vorrei anche segnalare il palazzo ex Besozzi-Luini ex Baragiola prospiciente la chiesetta di Sant'Antonio, da alcuni anni oggetto di un attento restauro, che ha permesso di riportare alla luce e ripristinare al suo interno gli antichi portici, e alcuni locali un tempo ridotti a legnaie o magazzini; qui il restauro ha portato alla luce ancora intatto un magnifico camino con lo stemma dei Besozzi.
        Tutti questi palazzi erano di proprietà dei vari rami della famiglia Besozzi originaria di Besozzo (da cui prende il nome la località) come si deduce dagli stemmi che appaiono in cima ad ogni portone. Fra il '400 e il '500 anche esternamente alla cerchia di mura, a nord est, sorsero dei palazzi che attualmente sono occupati dal palazzo Comunale e dalle scuole elementari, oltre che un paio di proprietà privata, al cui interno si conservano in alcuni locali dei soffitti a cassettoni con stemmi e dipinti floreali. Fortunatamente molti proprietari degli attuali palazzi o case, in occasione di restauri, con molta intelligenza hanno mantenuto e messo in risalto, portali, finestre ecc.
        L'abitato di Besozzo Superiore non è mai stato studiato a fondo dagli storici, e lo scrivente, conscio di non avere le competenze tecniche, nello stendere queste note e le precedenti, è stato però mosso dall'amore e dalla grande passione che ha per il Paese che gli ha dato i natali.