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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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il quale Enzio tenne ostaggio per ben quattro lustri, trascorsi i quali ei perì, onorato prigione, fra nostre mura.
Quando accadde questo fatto era a mezzo il terzodecimo secolo, e stava Bologna nella maggior dovizia e possanza ; sicché Faenza già rotta in discordia per le gare ambiziose e funeste de' Manfredi che gettavan le fondamenta d* un Principato , e degli Accarisi che lor facevano contrasto, affine di cessare ogni minaccia di tempesta, ricoverò sotto la protezione de'Bolognesi, i quali vi mandarono a governatore un loro Podestà . Seguitò l'esempio di Faenza, Bagnacavallo , che s' era poco dianzi ribellato : e crescendo ogni giorno più la riputazione di Bologna; Imola , Forlì, Forlimpopoli e Cervia, per mostrare pubblicamente quanta riverenza professassero a questa città governata in repubblica sotto 1' alto dominio dell' Impero, spontaneamente col mezzo de' loro ambasciatori vennero a giurar fede ; e ricevute in protezione, furono provvedute di podestà e di officiali bolognesi. Ravenna pure e Cesena, ad.aver pace colle altre terre di Romagna , s'insinuaron nel-1' alleanza colla città del minor Reno, cui avevano preso non tanto ad amica quanto a maestra ed esemplare.
Se Bologna fu tenuta in conto per forza di ingegno e per valentia di braccio
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