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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   a
   ANNALI N
   parte più. bassa, la quale ab antico eTa tutta palude, e che mano « mano si è Tenuta con molta spesa ed industria sì pubblica che privata , riducendo a coltivazione, dove umida, dove asciutta, con salubrità del paese e maggior rendita della provincia. In questa hanno stanca ( computandovi quelli della città ) 3a4,ooo abitanti, e forse pivi. E dove si calcoli tutta intera la Diocesi, cioè la Legazione bolognese col distretto di Cento, che quantunque faccia parte del ferrarese dipende spiritualmente da Bologna, allora il novero della Provincia e Diocesi aggiunge per certo a 347,000 abitanti. Ora la Provincia* Jxriogaese è tra le più fertili dello Stato Pontificio, giacché fin nel basso e nell'alto non manca di dar produzioni. I suoi monti più alpestri non sono affatto digiuni d' una qualche ricchezza, perchè vi si scorge qualche traccia metallica d' ogni maniera, ed in gran quantità la pietra specolare , che 1' arte ha trovato modo di calcinare col fuoco , e la quale vien convertita iqi gesso, cteniehto utilissimo agli edifizi. La Città in ànticò fu détta Felsina , e mentre la tenner gli Etruschi, meritò il primato sull' altre di lor do^ niiilio al di qua d'Apennino. Ma a quel tempo che Rt>ma ubbidiva a Tarquinio Prisco, i Galli, o Celti,