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ANNALI
pace..( A. di Roma 5So ). Nè troppo a lungo insisterò n gì* Insubri, e a fieno de' vinti sorsero dife Colonie vicine al Po, ne' Cenómani^ Cremona, Piacenza negli Anamà ni.
Se non che, appena fu riaccesa la guerra Punica, levarono il capo i Boi, nè s'astennero i lupo antichi confederati. I Triumviri che dividevan le terre a* nuovi coloni, furon chiusi in Modena , e presi ( A. di Roma 534 ) ; e frattanto Annibale confortato da' Legati della nazione penetrò in Italia .tot 1' Alpi. Nè i Boi tardarono ad aumentargli 1' esercito, e furon seco , o combattesse a Trebbia, o superasse l'angastia delle nostre paludi, o sceso «eli' Etruria per gii Apennini mettesse Roma in
£ericolo. Era 1' anno terzo dalla discesa , quando ucio Postumio Pretore e Consolo designato , raccolte le forze sociali alle rive dell'Adriatico penetrò senza ostacolo nella selva Lità na. Per entro i Boi recidendo gli arbori al piede avevano lasciata intatta quanta parte del tronco bastasse a reggerli ed aspettavano messi in agguato al di fuori . Nè £osì presto s* affidò Postumio nel folto , che sco-tendo le estremità della selva,la rovesciarono perfino al centro. La più parte de' Romani rimase oppressa sotto il peso de' tronchi > mentre che il ferro tolse di mezzo il restante. Il Pretore coi pochi avanzi raggiungendo un fiume all' uscita fu morto combattendo co' Boi, che guardavano il ponte. ( A. di Roma 537 ). Dèi teschio recato al tempio in trionfo , e ridotto a tazza si prevalsero i Sacerdoti ne' sagrifizj solenni.
Crebbe quindi irreconciliabile 1' odio di Roma, e appena fu sottomessa Cartagine , che si propose ,d' imporre il giogo non tanto a' Boi , che al restante de' Galli in tutta la Cisalpina. Da prima contesero con fortuna i Boi presso a Mutilo Castello nelle lor terre alla falda dell' Apennino , • in seguito convocati Insubri, e Cenómani con buona patte della Liguria occuparon Piacenza;e di là dal Po sovrastava a Cremona il destino medesimo.