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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Teodosio. Ma Stilicone opponendo che la'presenza' d'Angusto era necessaria all' Italia, il costrinse a dimettergli la preferenza, e ridursi in Pavia. Fu congiurato colĂ , e gli amici di Stilicone vi perirono sotto gli occhi d' Onorio. In Bologna al tempo medesimo Saro Capitano de' Barbari che militava-' * , uccise d' improvviso le guardie
   vi fu morto per comandamento supremo.
   Nè tardò Alarico a piombar nuovamente dall'Alpi per Aquileia, e occupate parecchie terre tra via, guadò il Po a Cremona. (A. di C. 408 ). Era a que' tempi nel Bolognese un Castello detto Ecuba-ria , secondo ciò che ne scrive al libro 5.° l'isterico Zosimo. E pare ( giacchĂ© indarno si cercherebbe ora un castello dìi tal nome ) che questo sia stato scritto con errore dal greco storiografo , e che invece dovesse dire Aquario, il qual castello esisteva presso Monteveglio : anzi questo si accrebbe forse dalle rovine d'Aquario. Il Re ottenne cotesto dubbio castello, e declinando dalla CittĂ  avanzò coll'esercito per lo Piceno fino alle mure di Roma, e costrinse il Seuato ad eleggersi Imperadore Atta-lo Prefetto del Pretorio , che buona parte delle CittĂ  Italiane,fosse spavento o vaghezza di novitĂ , riconobbe liberalmente. ( A. di C. 409 ). Sola in tutta 1' Emilia contrastò Bologna, e sostenne valido assedio per molti dì, finchĂ© Alarico lasciandola inespugnata, divertì coli' esercito nella Liguria. D' indi-innanzi parve alterarsi la fortuna de' Visigoti. Ad Onorio, mentre s' apparecchiava ad abbandonar 1' Italia, giunsero i sussidi d'Oriente, e Saro assalì, e disfece un rinforzo di Barbari, che guidava al Re il cognato Ataulfo. E s' aggiunse P indolenza d'Attalo, che ad ogni modo si mostrava inetto al peso addossatogli. Abbandonollo Alarico, e di lĂ  a pochi mesi, contentata la sua vendetta col saccheggio di Roma, cessò di vivere nella Calabria 1' anno decimo dalla prima invasione.
   ( A. di C. 410 ). Finalmente Ataulfo dichiaratogli
   fuggendo sbigottito in Rayenna