BOLOGNESI
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   Riebbero la Provincia gli Esarchi , ma nel breve tempo che d' indi innanzi la ressero, fu pericolosa ed incerta 1* autorità. Gli Esarchi non furon che diciassette : Longino, Smaragdo, Romano, Gai-lini oo, Smaragdo la seconda volta, Giovanni Lemi-gio, Elea te rio, Isaócio, Teodoro Calliope, Olimpio, Teodoro Calliopa la seconda volta, Gregorio, Teodoro II. Giovanni Platyn o Plàtina, Teofilàcio , Giovanni Rizòoopo, Scolastico, Paolo ed Eutichio. — Il lor governo durò circa due secoli, dai tempi che imperò Giustino a quei di Leone Isaurioo.
   Decadeva più ohe mai 1* Impero de* Greci, e nuovi dissidi di religione aggiungevansi alle invasioni moltiplicate. Leone denominato Isaurico , mentre divietava il culto alle immagini, perseguitò nel aeoéndo Gregorio 1' assertore del rito antico adottato da' Padri. Le insidie tese al Pontefice da' Ministri d'impero provocarono in sua difesa il Ducato- Romano, finche avanzando il tumulto nelle adi ardenti provmcie, Paolo Esarco fu ucciso da' Ravennani , e tutto minacciava a Leone 1' intera perdita Bell'Italia. (A. di C. 728).Trasse partito dalle oir-
   Liutprando Re de' Longobardi figlio di Apprendo Re ; e qual che si fosse 1' anno, traendo u» Valido esercito nell'Esarcato, occupò Feronia-no ^ Monteveglio, Persiceta e Bologna. E qui sarà bene avvertire che da Alboino, fondatore della si-gnoria ifengobardioa in Italia , fino a Lintpraitdo, cioè nello spazio di centoventi anni, legnarono dodici re : Clep o Clefi, Autari, Agilulfo, Adaloaldo, ArioaldovRétari, Ariberto I, Grimoaldo, Bertarido o Pertarito, Cuniberto, Ariberto II , Aliprando • Ansprando. — Ravenna stessa coli' intero Esarcato, e colla PentapoH, non tardarono a sottomettersi a LiutpraBdo.Si scossero finalmente i Greci. Agatone Dpaa di Perugia, mentre Liutpiando estendeva Dei the conquiste jier lo Ducato Romano, strinse Armai. Boi. T. I. 7