BOLOGNE SI
avanzò ocra mal animo fino a Terni. Sommo era in Roma il timore, quando il Pontefice Zaocaria comparve all'esercito, e armato della sola preghiera, commosse il conquistatore, ohe dimise per riverenza di Chiesa quanto aveva occupato per lo Ducato Romano. ( A. di C. 742 ). Morì Liutprando dopo aver regnato anni trentadue ; e nell' Epitaffio appostogli alla Basilica Vaticana, è menzione di Bologna fra le città principali eh' ei conquistò. ( A.
di C. 744).
Ildebrando resse ancor pochi mesi. La malcontenta nazione, che lo depose , surrogò Ratchis Duca del Friuli figlio di Pemmone Duca (A.di C. 744)* che nell'anno quinto intrapresa vita monastica, ebbe a successore il fratello denominato Aistolfo. (A. di C. 749 )• Fra i Grandi beneficati a quel tempo , appare Orso Duca, che ottenne in dono dal Re le Città di Bologna e d' Imola col Castello di Bren-to , ed altre più corti e possedimenti per sè , ed eredi. Sottentrò nel Ducato del Friuli Anselmo Fratello di Gisaltrnde Regina, Monaco in seguito, e primo Abete del Monastero Nonantolano nel distretto allora di Persiceta, che lo stesso Aistolfo dotò o arricchì di fondi e Castella nel Bolognese ( fra le quali Crevalcore ) e di parecchie nel Modanese ; e 1 accrebbe in oltre di Patronati Ecclesiastici, assentendo per la nostra Chiesa Romano Vescovo sue-cessor di Barbato. ( A. di C. t5i ). Imitaron 1' esem-
S'o Orso Duca suddetto, e ìlótari, e Mechis figli Sabiniano Duca, con altri Grandi ; ed aggiunse il retaggio intero paterno Orso Chierico Ravennate figlio di Giovanni Duca, a maniera ehe d' indi innanzi Seoltenna divise un vasto distretto in dominio del Monastero. Tale dominio si estese nei distretti di Fèrohiano, dì Monteveglio e di Persiceta; ed avanzò nel bolognese fino a Calcara alle ripe della Samoggia. D altra parte comprese possedimenti sino a' confini del ferrarese, ed a tutto questo s' aggiunsero le ereditarie ragioni ne' distretti di Ravenna, Classe, Faenza ed Imola.