Stai consultando: 'Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Primo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (53/597)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (53/597)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI. 5
   Ă€cceraggio, MoatelucĂ ro, Serra, San Mariano, Bobbio , Urbino», Cagli, Gubbio, LucĂ©olo e Narni. Sole rimasero ai Langobardi Bologna, Imola, Faenza, Ancona» Ferrara ed Osimo, con poche terre di minor conto. Vennero in Ravenna, e vi ressero per lo Pontefice Filippo Prete, ed Eustazio Duca. Sergio Arcivescovo Ravennate, che levando il capo aspirava belle due Provincie a un' indipendenza peri-calo«a,,ÂŁu messo in ceppi, e appena per la morte di ^tefajio evitò in Roma una punizione severa.
   JfpttQ Aistolfo nell' anno ottavo, fu prescelto a Re desiderio Duca assentendo Pipino. ( A. di C. 756 ). Aveva giurato che dimetterebbe alla Chiesa cadauna terra di suo diritto, e poichĂ© fu «mistione intorno ai Bologna, la sopirono Garimodo Duca, ed un Grimoaldo, che presentandosi in Roma la cederlo m nome Regio. Vanamente però. Desiderio proseguì a ritenerla con Imola, Ancona ed Osimo; e a Paolo Pontefice che ricordavagli la promessa, protestò, ohe le riterrebbe, almeno fino al ritorno de' Langobardi, eh' erano ostaggi di lĂ  da' monti» ( A. di C. 758 ). Potè appena costringerlo all' adempimento de' patti 1' autoritĂ  di Pipino., Nè però hi Chiesa a que' tempi resse il nuovo Dominio senza molte contraddizioni. Gli Augusti piĂą d' una volata fatto apparecchio di navi tentarono la ricupera dell' Esarcato, e al tempo del terzo Stefano pullularono coi Langobardi multiplicati dissidii. ( A. di C. 765 al 769 ).
   Ma frattanto dei due Re Carlo e Carlomanno settentrati a Pipino, Carlo che sopravvisse s'impossessò dell' intera Monarchia col favor de' Grandi. ( A. di C. 771 ). E quindi la caduta di Desiderio. Perchè sperando un ingrandimento dalla discordia de* Franchi accolse inavvedutamente, e protesse i due figli di Carlomanno in tenera etĂ , e perseguitò Adriano Pontefice, che ricusava di coronarli. Nè tardò Carlo ad opporglisi con doppio esercito, finchĂ© il prese in Pavia ed inviò prigioniero di lĂ  da'monti. (A. di C. 774 ). Il figlio Adelchis, ch'ei