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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
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BOLOGNESI. 5
Àcceraggio, Moatelucà ro, Serra, San Mariano, Bobbio , Urbino», Cagli, Gubbio, Lucéolo e Narni. Sole rimasero ai Langobardi Bologna, Imola, Faenza, Ancona» Ferrara ed Osimo, con poche terre di minor conto. Vennero in Ravenna, e vi ressero per lo Pontefice Filippo Prete, ed Eustazio Duca. Sergio Arcivescovo Ravennate, che levando il capo aspirava belle due Provincie a un' indipendenza peri-calo«a,,£u messo in ceppi, e appena per la morte di ^tefajio evitò in Roma una punizione severa.
JfpttQ Aistolfo nell' anno ottavo, fu prescelto a Re desiderio Duca assentendo Pipino. ( A. di C. 756 ). Aveva giurato che dimetterebbe alla Chiesa cadauna terra di suo diritto, e poiché fu «mistione intorno ai Bologna, la sopirono Garimodo Duca, ed un Grimoaldo, che presentandosi in Roma la cederlo m nome Regio. Vanamente però. Desiderio proseguì a ritenerla con Imola, Ancona ed Osimo; e a Paolo Pontefice che ricordavagli la promessa, protestò, ohe le riterrebbe, almeno fino al ritorno de' Langobardi, eh' erano ostaggi di là da' monti» ( A. di C. 758 ). Potè appena costringerlo all' adempimento de' patti 1' autorità di Pipino., Nè però hi Chiesa a que' tempi resse il nuovo Dominio senza molte contraddizioni. Gli Augusti più d' una volata fatto apparecchio di navi tentarono la ricupera dell' Esarcato, e al tempo del terzo Stefano pullularono coi Langobardi multiplicati dissidii. ( A. di C. 765 al 769 ).
Ma frattanto dei due Re Carlo e Carlomanno settentrati a Pipino, Carlo che sopravvisse s'impossessò dell' intera Monarchia col favor de' Grandi. ( A. di C. 771 ). E quindi la caduta di Desiderio. Perchè sperando un ingrandimento dalla discordia de* Franchi accolse inavvedutamente, e protesse i due figli di Carlomanno in tenera età , e perseguitò Adriano Pontefice, che ricusava di coronarli. Nè tardò Carlo ad opporglisi con doppio esercito, finché il prese in Pavia ed inviò prigioniero di là da'monti. (A. di C. 774 ). Il figlio Adelchis, ch'ei
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