Stai consultando: 'Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Primo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (56/597)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (56/597)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   IO
   ANNALI
   Camola, Camurano e Succida con altre tetre tuU la nostr' Alpe a* confini delia Toscana.
   Morto in Aquisgrana Carlo l'anno deoimoquarto dacchĂ© fu Augusto , gli sottentrò nell- Impero Ludovico Re d'Aquitania, che denominarono il Pio, e il quarto Stefano coronollo di lĂ  dall'Alpe. (A.814 ali 816). Ebbe il Regno Italico per concessione dell'avo, Bernardo figlio illegittimo del premorto Pi-
   fino. Accusato di macchinar cose nuove, lo depose
   [mperadore, e fece partecipe della corona Lotario suo primogenito. ( A. 818 ). NĂ© intanto fu il dominio di Chiesa nelle provincie donate men ohe pacifico, mentre la ressero dopo Stefano, Pasquale, per le cui mani fu coronato Lotario , e in appresso il secondo Eugenio, Valentino e Gregorio quarto. Appena brevemente il turbarono alcuna volta, i Messi d'Impero arrogandosi un' autoritĂ  senza modo. Ma 1' anno quarto dalla1 morte del Pio , 1' improvvisa coronazione del secondo Sergio senza intervento de' ministri d' Impero fornì causa di conseguenze sinistre. Vennero in Italia gli eserciti di Lotario. Guidavali il suo primogenito Ludovico, ed eragli a fianoo Drogone Vescovo di Metz. ( A. 844 )• La devastazione e le stragi cominciarono sul Bolognese. Gli abitatori fuggitivi dalla CittĂ , e mal se-curi nell' apertii campagna , si sottrassero per entro a' boschi, o ne'gioghi. NĂ© cessarono le ostilitĂ  fino a Roma, ove la querela si ricompose. Da Sergio ricevè colĂ  Ludovico la corona Italiana, e col tempo il quarto Leone gli aggiunse, assentendo il padre , 1' altra d' Impero. ( A. 85o ).
   In trae' tempi dopo Vitale resser la Chiesa Bolognese Martino , Teodoro terzo , Cristofano , Martinò secondo, Pietro terzo ed Orso. Di Teodoro è detto cho sottraesse dal suo Episcopio in Ravenna 1' urna di Rufo Patrizio, e seco la recasse in Bologna, nĂ© potesse poi collocarla , prevenuto da morte, o avervi sepolcro. E frattanto avvenne, che gli Arci* vescovi Ravennati gravaìssero d' intollerabil giogo le Chiese in tutta 1' Emilia ; e un Giovanni