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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNÉSI
   46 r
   Tommaso de' Fogliano Conte della Romagna , sostituito per lo Re Guglielmo ad Ugolino, convocò in Ravenna all'Aprile i maggiori della Provincia , per concretarvi quanto espedisse a riparo (^Aprile). Intervenne Uberto da Uzeno PodestĂ  di Bologna, e l'accompagnavano parecchi de' cittadini primari. Vi fu deciso che s' armasse a danno di Cervia ; e frattanto il Conte vendendo al nostro Comune la rĂłcca, tuttavia inespugnata, si liberò dalla cura di presidiarla. Coli'altre terre tumultuanti, s'ado-prò la via degli uffici che s'estesero fino alla Marca vicina. Gli è certo che esercitaronli a nome nostro Rodolfo Paci in Cesena, Ubaldo dei Boatieri in Forlì, e nella Marca BĂ rtolommĂ©o Picciolpassi, e Marchesino di Riccadonna. Quei savi che stettero a parlamento in Ravenna per lo Comut^ èrano i seguenti : Fabro Lambertazzi, Arriverio de'C&rbone-si, Rolandino de' Mareseotti, Bonricovro dal Porro, Niccolò Bazilieri, Accarisio degli Accarisi e Gabriele del Vescovo.—Altro parlamento colĂ  s'adunò nell'Agosto, e v'intervennero, alle preghiere del Conte, ^perfino a dodici de' cittadini, e cioè Cattalano di'Guido d'Ostia, Bulgarino de'Carbonesi, Rodolfo Paci, Jacopo e Picciolo de' Prendiparti, Guglielmo de' Ghisilieri , Ugolino Pepoli , Gabriele Grugni , Giuliano dall' Avesa, Guglielmo da Bisano , Sal-vetto Negri, ed Amadore de'Gozzadini.
   Ma una vicenda impensata distrasse ragionevolmente le cure de' Bolognesi. I Brizi e i Mendoli in Imola, vennero di nuovo a contesa; ed a'Mendoli toccò l'uscir dalla terra. Nè differirono a presentarsi in Bologna per Oratori, ed interpellarvi 1' autoritĂ  del Comune. FĂ rono esauditi. Niccolò d'Otta e Amadore de'Gozzadini, andando in Imola a nome nostro intimarono ai Brizi che immanti-nenti cessassero dall'aggravar gli avversari, ed arbitrerebbe sulla lor discordia il Comune. Ma l'intolleranza de'Mendoli, implorando aiuti privati, insultò alle pubbliche viste, e trovò disposti per secondarla parecchi de'piĂą animosi fra'Lambertazzi.