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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559 |
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464 ANNALI
duemila lire d'ammenda. Nè il tollerò Castellano, e tacciando di prevenzione il Collega rivocò il decreto a scrutinio. Quindi una 9erie improvvisa d'ire, e di scandali pericolosa a maniera che quel Comune , dopo d' averli esortati più d'una volta sicché reggesser concordi, ricorse al nostro per assistenza. Ati'rettaronsi cento pedoni guidati da Rambertino de'Ghisilieri, affinchè rinforzando la terra, salvas-serla da sedizione. Susseguirono conciliatori Alberico degli Scannabecchi, Bonricovro dal Borro ed Azzo Cardini Giureconsulti, poscia Odofredo, Bulzarino de' Carbonesi e Orsolino di Figliocaro Savi oli , e per ultimo lo stesso Podestà di Bologna cogli Anziani e coi Consoli perfino a nove. Ma senza frutto. Inflessibili nel restante, in oiò solo furono unanimi che si dimisero entrambi dalla Pretura (6 Agosto). Sottentrarono a compimento dell' anno pei Graiaolfi Castellano de'Lambertazzi, per gli Aigoni Alberto Cazzanimici (18 Agosto).
E per poco non ebbe luogo una guerra fra noi ed i Fiorentini. Le quistioni che presagivanla , riguardavano libertà di transito e di commercio ; e la sorte che aveva sottomessa rapidamente all'arbitrio di quel Comune la Toscana presso che intera, il rendeva indocile ed orgoglioso. Diffatto avevano i Fiorentini costretto il Comune di Pistoia a pacificarsi co*Guelfi ed a richiamarli: successivamente ricevettero ad obbedienza i Sanesi, occuparono Pog-gibonzi, entrarono vincitori in Volterra, e udiron ricercarsi di pace dal Comune di Pisa ; per cui nelle storie fiorentine quest' anno è chiamato universalmente l'anno delle vittorie. — Ma ritornando a noi , è a sapersi che alle infruttuose lagnauze che s'esternarono colà da'nostri Legati, sottentrò un addoppio di scontentezza, e moltiplicarono le rappresaglie (17 Aprile). Infine ambidue i Comuni, distratti da più importanti vicende, adattaronsi a compromettere. Arbitrarono pe'Bolognesi Toni macino Ramponi Giudice e Guido de Tucciinanni, c all'Ottobre Arpineilo degli Scannabecchi e ArtenLsic»
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