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Annali della cittŕ di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   che mettono brivido e paura. Virgìnia ne è scossa3; e ad occhi spalancati, ad orecohie tese ascolta. — Oh Dio! un urlo d'un servo; il gemito d'un moribondo! Un altro grido, nuovi gemiti, nuovi lamenti!—Alberto, Alberto siamo assassinati; grida la giovane balzando seduta sul letto, e sudando freddo, e scuotendo al buio il marito che ai sveglia.-«-Chi è lĂ ? perchè gridi? dice Alberto non ben desto. Ma non appena ha pronunziate queste parole che si spalanca l'uscio della camera, ed entra un uomo furibondo, colla spada nella destra e una lanterna cieca nella manca. S'avventa ad Alberto, gì'immerge il ferro nel petto, e barcollante s'invola. Il Carbonesi manda un gemito, e poi tace: la giovane, senza voce, senza nato, senza moto, ha conosciuto suo padre ! — S'allontana il calpe* stio degli assassini, i quali fuggono precipitosi. Tutto tace nella casa d'Alberto. — Vi è la quiete dei sepolcri: è convertita in una tornea! —La misera donna finalmente manda un urlo acutissimo: stende la mano sul marito, e la ritira umida, insanguinata! Amor di moglie la scuote; chiama gente, soccorso; ma indarno! Balza dal letto e muove in cerca d' un lume : esce dalla stanza ; corre, inciampa in un cadavere! Traballa, e cade: rialzasi e vola forsennata dove disperazione la tragge. Urta nelle tavole, nelle seggiole, nelle porte; e invano chiama le fantesche ed i servi che le rechino un lume)—Sono tutti spenti!—Alla fine nella stanza d'un famiglio sgozzato trova una luòerna ancora accesa.—Oh fortuna! Se la porta seco; passa este-refatta, spaventevole fra le morte salme. Ride d'un riso funestissimo i ha gli occhi erranti, smarriti ! La meschina ha perduta la ragione ! — Eccola al letto di morte, dove Alberto è disteso, contraffatto, bianco, spirante, coi capelli irti sulla fronte, col sangue che gorgogliando gli trabocca dalla ferita. Virginia si squarcia i lini del seno, e fascia la piaga al suo diletto, e lo bacia e ribacia coli'espressione d'una furente. II marito nulla piĂą ode :