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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Â«d pieno potere sulle lor vite, e si richiamava»* ulteriormente contro duo leggi nocivo a'pretesi Ipr privilegi. Imponeva l'una che i cittadini non giù* rassero in altre mani che in quelle del Podestà» d'onde indebolivasi l'autorità de'Rettori sovra i maestri. Escludeva 1' altra dal leggere ne' due diritti qualunque sia cittadino o straniero fuor dot maestri ordinari ; e questi intanto insegnavano » beneplacito, ed oltre alla pattuita mercede esigevano da'lor discepoli nuova somma ancora per li-» cannarli. Sperò il Comune d'impor silenzio al clamore, gravando sovra i Rettori ohe fomentavanlo^ e distenne 1' uno con mendicati pretesti ; l'altro * che citato s'astenne dal comparire, bandi in averi e persona; poscia abolì il rettorato. Nè più infine guardaron modo gli Alunni, e la miglior parte minacciava d'allontanarsi; quando il Comune preferì il placarli all'aggravio di veder deserto lo Studio. Redintegraronsi nel loro ufficio i Rettori ; e alla detenzione ed al bando s'assegnò nel pieno Consiglio privata eausa ed aliena dalla vicenda presente (8 Maggio). Dearetosei in seguito che niun Alunno aoousato di capital maleficio si sentenziasse senza «tarlo alle scuole in presenza de'suoi maestri; ed a questi incombesse il carico di patrocinarlo m giudizio. Che i maestri. costretti, ove fosso d'uopo , dal Podestà, promettessero con giuramento a'Rettori di leggere fino alla fine que'libai, de'quali fono loro chiesta interpretazione, o non ricevessero dagli Alunni compenso alcuno per dichiararli capaci del Magistero. E si decretò finalmente che a qualsivoglia straniero invitato per via legittima degli studenti, sarebbe libero il presentarsi ed ascendere col favor loro le Cattedre. Fu sopita in s\ fatto modo una controversia pericolosa e fiorì lo Studio come in addietro.
   I Modenesi in quest'anno scontenti per lo Frignano che ai riteneva da'nostri, oontrav vennero al patto antico, e si elessero a Podestà un Milanese detto Guido da Pietrasanta. Maria Contessa di Donigaglis,