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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 559

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   due messi occulti che a nome d'alcuni Anziani di Siena offerivano di consegnar la Città per lo prezzo di diecimila fiorini, soltanto che s'accostassero armati; ed onestavano il tradimento colla scontentezza supposta de'cittadini mal tolleranti del giogo di Provenzano Silvani. Prestaronsi incautamente que'popolani e raccolsero d'ogni parte gli amici. Ugolino Lazzari che si presentò per essi in Bologna, v'ottenne largo rinforzo da'Geremei. Si prestarono i Pistoiesi, i Lucchesi, i Volterrani, i Sarn-miniatesi, i Pratesi, Moroello e Manfredo de' Ma-laspini, e gli aiuti di Perugia e d'Orvieto. Mosse da Firenze il Carroccio, come a trionfo ed avvanzossi verso il Distretto nimico (4 Settembre). Ed ecco all' acque dell' Arbia non lunge da Mont' Aperto mostrarsi poderosamente da fronte l'oste Senese ed accingersi alla battaglia. Primi ferirono i cavalieri del Regno, e al momento stesso l'indegno Bocca degli Abati partecipe della trama, recidendo a Giacomo Pazzi la mano che sosteneva l'insegna dei Fiorentini, spronò cogli altri del suo partito e si riunì a' fuorusciti. Quindi il restante de' cavalieri che combatteva di buona fede pel suo Comune, avvedutosi della frode si ritrasse in tempo cogli ausiliari lasciando il popolo alla mercè de'nemici. La strage ch'essi ne fecero fu la maggiore che si ricordasse a quel tempo; d'onde fu detto che l'Arbia corresse tinta più giorni ; e a tacer de' molti che ricercaron mercede, venne in lor dominio il Carroccio. Tanto spavento recarono alla Città i fuggitivi, che i principali di parte Guelfa sino a sessanta famiglie, salvandosi con loro scorno, ricoverarono entro al Distretto Lucchese, ed il vincitore non indugiò ad occuparlo (x3 Settembre). Nel parlamento tenuto in seguito ad Empoli da' Ghibellini , proposero i Capoparte che si struggesse Firenze, e gli abitatori si trasportassero (ì6 Settembre). Più di tutt'altri bramavanlo i Conti Guidi, e gli Ubaldini, e que'da Mangone, duramente oppressi in addietro da quel Comune. E veniva fatto ;
   Annal. Boi. T.I.
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