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Castello di Galliera si fortifica. — Tutto, indarno!—Il popolo grida; il periaolo è imminente ; i pià miti accompagnano Ber* trando, che a notte fugge per sempre.— Il popolo non curasi di lui fuggito, ma de' suoi tesori ; e saccheggia la fortezza, e la spiana: le carceri sono aperte; ogni pià malvagio malfattore è libero.—Il pai-lazzo del Vescovo è arso: il Fumel raggiunge lo zio colla fuga: Bologna è in repubblica, anzi peggio, in anarchia. — L'Emilia gode del trionfo di Felsina, e le presta soccorso: Toscana e Lombardia l'imitano, e mutano stato.—Progetto di reggenza in Bologna: adunanze del Consiglio: nuovi Maestrati. — Zuffa, trai partiti del popolo; il Consiglio si mette a comporli; alcuni son mandati a confine. I Conti da Panico profittano delle discordie bolognesi9 e si pigliano alcune terre montane.— Sono costruiti i ponti levatoi alle porte della Città: è rifatta la casa della Biada: è provveduto che non partano i professori dal pubblico Studio: sono istituiti quattro Capitani Ispettori per la pubblica interna quiete di Bologna.—Muore Giovanni XXII. Pontefice, e gli succede Benedetto XII.
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Muore il famoso Lettor pubblico Jacopo Belvisi.—Il nuovo Pontefice vorrebbe pace fra le terre e le Città Italiane, e trai frar te Ili d' una stessa Città. — I Persicetani macchinano di darsi alla parte Maltraver-sa : gli Scacchesi mantengono il luogo in soggezione di Bologna.—Parecchi dei Mal-traversi vanno a confine*—Persiceto è munito e fortificato da Taddeo Pepoli.—Mandano i nostri dei Nunzi al Pontefice a scusarsi dell'operato contra Bertrando, ed esso gli esorta a vivere e reggere in pace. — Il