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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   furono i Pepoli di Bologna. — I Conser* valori felsinei fanno coniare una moneta e la dispensano nelle feste Natalizie.
   1580.............Pag. 235
   Mutamenti nelle Provincie dell' Emilia.— Alcune terre sono levate alla Chiesa.— Il Conte della Romagna, sostenitore della parte ecclesiastica, viene in sospetti contro de' Pepoli, e macchina la rovina loro : Giovanni Pepoli è fatto prigione a tradimento con un figliuolo di Giacomo fra-tei suo: gli si pone eccessiva taglia pel riscatto : Giacomo non può pagarla: ricorre all'Arcivescovo di Milano e ad altri Signori d'Italia per aiuto: i Fiorentini tentano un accordo frai Pepoli ed il Conte.— Patti tra loro: Giovanni, consegna in ostaggi tre figliuoli, ed è libero. — Un Capitano imprudente da Castel san Pietro vuol vendicare le persecuzioni fatte soffrire al Pepoli: viene scoperto e punito; e reca danno a colui che pretendeva sostenere. I Pepoli in angustia si consigliano pel loro meglio , e vendono Bologna all' Arcivescovo Visconti, che vi manda soldati, e Galeazzo nipote proprio. —Così Bologna, a suo malgrado, passò allo straniero.—Galeazzo inferma in Bologna, e ne patte: manda in sua vece il fratello Bernabò. — Il Conte della Romagna scorre a' darmi del territorio felsineo fino ali* arrivo del verno. — Muore in Avignone il nostro Vescovo Par-ravicini e gli succede Giovanni Naso di Galerata.—Egidio Albornozio Spagnolo è fatto Cardinale. — Muore Frate Giovanni dalla Lana.
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   I Visconti rintuzzano il Conte della Romagna. — Discordie fra quest' ultimo ed i suoi soldati.—Giovanni Visconti da Oleggio
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