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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   TANNALI
   il conflitto con tanto valore, che Massimiliano si vide costretto alla fine di levar l'assedio (3 Ottobre). E Dell'andarsene spogliavano paesi, opprimevano popoli, taglieggiavano le comunità, rubavano a man bassa quanto dava loro sotto gli occhi, e coli' oppressione della forza costringevano i popoli malcapitati a discoprire all'ingordigia loro quanto tenevano nascosto gli abitatori della Venezia e delle terre limitrofe.
   ANNO DI CRISTO IttlO.
   Importanti avvenimenti, e per noi e per tntta Italia, ebbero Inogo in quest* anno. Vicende spirituali e temporali si succedettero. Re ed Imperatori, Cardinali,Vescovi, Prelati, e fin lo stesso Pontefice vi presero parte: perciò non può fallire cbe non vada ricco d'importanza, come dal fatto conosceremo bentosto, attenendoci di special guisa al Vizzani Storiografo bolognese, ed all' Henrion nel tomo VII. della sua Storia Universale della Chiesa.
   Il Pontefice, reputandosi oerto delle cose di Bologna e della Romagna, e trovandosi pacificato coi Signori della Venezia e eoi Doge e coi Dieci, perchè duravagli nell'animo di ricuperare il dominio di Santa Chiesa, voltò il pensiero a levar lo Stato al Duca di Ferrara. A tal fine lo citò a Roma, acciocché si difendesse dalle accuse ebe gli venivano date di male intenzioni contro la reggenza pontifìcia. L'Estense Duca non comparve, perché temeva la coscienza propria e lo sdegno di Giulio: onde avvenne che il Pontefice, per mandarlo punito, prendesse le mosse oollo spedire a Bologna il Duca di Urbino Generale di Santa Chiesa, che quivi facesse la'massa dell'esercito. Cogli ordini adunque del Pontefice prese il Duca a raccoglier gente in Bologna e nella Provincia, o poiché n' ebbe formato un c