Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Sesto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (26/671)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (26/671)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   »6
   ANNALI
   Crevalcore, il cui nome antico non è conosciuto, ma che di presente chiamasi da quelli del paese, e notasi in tutte le carte la — Via del Papa.
   E qui noteremo, prima di chiudere le notizie dell'anno, come in Roma venisse a morte (5 Ottobre) il nostro vescovo di Bologna, il Cardinale Stefano Ferrerie di Biella ; quegli ohe ne aveva governata la chiesa fino dal i5oa; quello stesso che nell'anno i5o7 introdusse i Padri Serviti nel Convento di san Giorgio in Poggiale, e che nelle varie vicende accadute in Bologna durante il suo reggimento, era stato costretto a trasferirsi d'uno in altro luogo,
   0 per propria o per altrui volontà. Fu egli sepolto dapprima in san Clemente di Roma con niemoria incisa sul tumulo ; e pooo appresso venne trasportato a Biella in Piemonte (sua patria) dove ne giacciono le ossa nella Chiesa di san Sebastiano de' Canonici Lateranensi.
   Al Ferrerio succedette subito Francesco Alidosi Imolese Cardinale del titolo di santa Cecilia, Vescovo di Pavia, e già Legato della città nostra ; il quale Alidosi prese possessione della Chiesa per procuratore, come notarono il Sigonio ed il Tomba. Ma
   1 bolognesi, che 1' avevano sperimentato nella Legazione, fecero suppliche al Pontefice affinchè loro concedesse un altro Vescovo; e Papa Giulio, prima di passare all'assedio della Mirandola, gli assicurò che avrebbeli fatti contenti nella loro dimanda , e che anzi darebbe ad essi un Vescovo concittadino. Nò per certo mancò alla sua fede : chè nell' anno seguente ( come vedremo ) nominò Vescovo di Bologna Achille di Baldassarre Grassi, allora creato Cardinale, — Intanto noteremo che l'Alidosi, privato dell'episcopale dignità, sta vasi nel Maggio del i5ia in Ravenna, dove recandosi al palazzo in che sie-deva Giulio Papa, fu ucciso da Francesco della Rovere Duca d'Urbino» e Generale delle Armi Pontificie, più volte notato, per sospetto che, indispettito contro i bolognesi che non l'amavano punto, avesse prestata mano ai Bentivoglio ad impadronirsi
   v^ooQie