BOLOGNESI
   Si
   trecento ducati per ciascuno, acciocché assoldassero cento fanti per uno, per difesa della città; e la «edesi ita a provvisione, e carico diede a Girolamo Pepoli, Giulio Cesare Malvezzi, Scipione Castelli, Giovanluigi Marescotti, Cornelio Albergati, Annibale Poeti e Nestore dalla Volta, i quali te* ne vano dalla parte del Papa: e così mettendosi all'ordine tutti quei gentiluomini, fecero le compagnie sei modo che loro era stato imposto dal Legato; tea qnando ne fu fatta la mostra, si trovò ohe 4 Beativoleschi avevano di soldati assai maggior numero di quello che'loro era stato dimandato , e avevano ancora gente molto più esperta nell* armi che non era quella dei fautori della Chiesa; la qnal cosa diede da sospicare assai alle persone speculative; e fu per ciò detto al Legato, che avvertisse bene ciò che faceva, e che non por-cesse a'Bentivoleschi occasione d'introdurre in Bologna i Bentivogli ; il che inteso il Legato, finse di volere a ciò provvedere, quando già le cose erano passate troppo avanti : perciocché avendo mandato a chiamare tutti i principali della parte Bentivolesca, fece mostra di volergli ritenere in Palazzo; ma essi compresa molto bene la cosa, concertarono fra loro di non vi andare più che due per volta, nò vi andassero altri di loro, fintanto che i primi due non fossero tornati ai compagni: onde il Legato fìngendo di aver ciò a male, mandò fuori voce di voler introdurre nella città Ramaz-zotto da Scaricalasino con mille fanti, ch'egli aveva sotto di lui, e cinquecento altri soldati Spa-gnuoli; la qual cosa intesa da' Bentivoleschi, cominciarono a divulgare per la città, che il Legato voleva introdurre tutto lo esercito: di maniera che il popolo correndo all'armi tutto si commosse; per
   10 cbe i Magistrati andarono a far querela con esso Legato, come con colui che solo era eagione di tanto disordine.
   Mentre che per questi romori e tumulti stava
   11 Legato tutto sospeso, Annibale ed Alessandro
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