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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   1 ANNALI
   dei Medici. Cosi educato, doveva Leon X. esser grande sotto certo aspetto come Giulio sotto oert' altro. A quattordici anni era Cardinale, a venti politico, a trenta Legato di Romagna, a trentacinque Luo* gotenente di Gioito II.» a trentasei Pontefice Massi* ino. Appena eletto fu consacrato Prete (19 Maree); dopo tre settimane fece solenne ingresso nella gran £oma (11 Aprile); e il giorno di tale ingresso era l'anniversario della battaglia di Ravenna, funestisi sima per lui che vi rimase prigioniero. E il cavallo sul quale entrò-in Roma era lo stesso che già l'ebbe portato pei campi di Ravenna. — Oh mutamenti rapidi delle umane cose I Oh condizione de* mortali I „
   Pochi giorni dopo fstto Papa scelse per segretari Pietro Bembo veneaiano e Giacomo Sadoleto da Modena ; i due poliglotti più cospicui d'Italia, letterati elegantissimi che la purezza dello stile sostituirono a barbaro gergo dei segretari ( escludendo i Toscani! ); e ohe meritarono l'onore di vestir l'ostro de* Cardinali. —Leone siedendo fra i campioni delle ' lettere, incoraggiò le opere del risorgimento ; fece esaminare gli antichi codici, e stampare i migliori antori dell' antichità. Gloria cbe ornai non è più eì comune di proteggere i più alti ingegni * e dar loro premio ed onori più ohe alle genti che allet*-tano i sensi e la materia, con poca o ninna utilità di nostre parti le più nobili, l'intelletto ed il onore!
   Ma tanto basti e di rivista generale svili'Italia, • de' caratteri di Giulie e di Leone Pontefici. Veniamo piuttosto alle1 storie parziali di Felsine i le qnali oggimai andranno sempre connesse cogli >avt» lenimenti più imperiatiti che tocchine l'italiana nazione.—Ecco pertanto le parole del Vizani. „ 11 Cardinal de' Medici ( prima che Papa divenisse ) e»» Bendo già ritornato'a Bologna in principio dell'ani no, fingendo di aver faccende d'importanza da trattare t se ne partì, ad andò a Fiorenza con pensiero di non voler più tornare ; il che feee , perché il Tesoriera Apostolico Orlando dal Carretto e il Fre^-scobaldi, a lui aggiunto, erano arroganti di maniera
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