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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   9°
   ANNALI
   di rimanere per la difesa di Milano, un gran numero tuttavia abbandonò il campo, e ritirossi verso Como, affine di ritornare nel suo paese.
   L'allontanamento di una parte dell'esercito Svizzero non era tuttavia di tale importanza, cbe moderar potesse 1' ardore del rimanente. Un corpo di trentacinque mila uomini, accostumato alla vittoria, ed infiammato dall' aspettativa di un immenso bottino, presentò un ostacolo formidabile ai progressi del Re. Nel ritirarsi da Verona a Piacenza, il Cardona aveva delusa la vigilanza del veneto Generale Alviano, il quale avendo il comando di un corpo di circa dieci mila uomiui, avea assicurato il Re, cbe darebbe sufficiente impaccio alle truppe Spagnuole. Tosto adunque che egli fu informato dei movimenti del Cardona, lasciò il suo quartiere nel Polesine, e passando l'Adige avanzossi lungo le rive del Po verso Cremona, con una celerità non mai veduta nei comandanti di quella età, e che egli stesso era solito paragonare alla rapida corsa di Claudio Nerone, quando volò per opporsi ai progressi di Asdrubale. All'avvicinamento di Alviano, Francesco avanzossi fino a Marignano ad oggetto non solo di offerire al veneto Generale l'opportunità di unirsi all'esercito Francese, ma ancora di prevenire l'unione degli Svizzeri colle truppe Spagnuole e Pontificie.
   Nella storia delle militari operazioni può ammettersi , siccome massima generale cbe le prove fatte da separate potenze collegate in alleanza le une colle altre, sono inferiori a quelle fatte con forze eguali da una sola potenza. In simili occasioni il posto più pericoloso è accordato ben volentieri a quelli cbe scelgono di affrontare il nemico, e l'aiuto proporzionato, che si presta da ciascun partito, diviene a lungo così esattamente calcolato, cbe la causa comune viene sovente sacrificata a vane distinzioni, o ad una distruttiva timidezza. Tale era la situazione del Generale Spagnuolo Cardona e di Lorenzo de'Medici a Piacenza, dove, mentre ciascuno