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Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti
Lettere e documenti inediti
Verzino Edoardo Clemente
L. Carnazzi Editore Bergamo, 1896, pagine 196

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tenuto da alcune caritatevoli persone; di una figlia finalmente, in istato nubile, di circa vent'anni.
   Da quanto si è esposto sembra che la famiglia Donizetti, ora ridotta a tre persone sole, non sia in circostanze tanto penose da avere assaluio bisogno dei figli pel proprio mantenimento, perciocché il padre coli'impiego di Portiere presso il Monte de' Pegni, e la madre e la figlia coi lavori femminili, guadagnano abbastanza per vivere.
   Il ricorso fu respinto, sfogandosi così le burocratiche ire contro il figlio Giuseppe — un emigrato e per di più al servizio del Regno Sardo — ire che, forse, non erano spente nemmeno molti anni dopo, quando già il Gaetano Donizetti era Maestro di cappella della Corte Austriaca.
   Dal documento riportato, e dal caso che al tempo della sua leva il Gaetano non doveva parteciparvi avendo un fratello sotto le armi, è chiarito l'equivoco, risultando fantastiche e le ingerenze artistiche del povero portiere e le bizze del figlio.
   Sta invece il fatto che, poco tempo dopo il successo dei « Piccoli virtuosi di musica ambulanti », capitasse a Bergamo un certo Zancla, siciliano, direttore di una compagnia di canto.