Il Marcili (i) gli parlo con tanto efficace entusiasmo di Donizetti, che lo Zancla altìdo ni giovane maestro l'impegno di scrivereii un'opera seria per l'apertura della stagione d'autunno del Teatro di S. Luca a Venezia, ove egli doveva recarsi colla sua compagnia.
Il Marelli scrisse per l'amico il libretto, e Donizetti ne compose in poco tempo la musica. L' « Enrico di Borgogna » (2) ebbe un buon sticcesso, sì da far profetizzare al componitore un bell'avvenire e da meritarsi dallo Zancla l'incarico di un'altra opera per la seconda sua compagnia, che agiva a' Teatro
(1) Era il Marcili, come abbiamo detto, un allievo dilettante del Mayr, e — lìn dal primo conoscersi, grande amico ed estimatore —di Donizetti. Oltre che il suo primo ispiratore e librettista, fu pure in seguito, si può dire, il suo Mecenate : e, come Mavr gli aprì la via allo studio della musica, cosi il Merrill gli apri quella della carriera artistica, e, di poi, quella degli onori aulici di Vienna.
(2) Nella Gaietta privilegiata di Venezia del giorno 14 Novembre 1818 N. 257 si legge <• Teatro Vandramin, S Luca, si ìappresenta Enrico di Borgogna — musica del Signor M. Don/eleni (Donizetti). » Feci delle ricerche nell'Archivio della già I. R. Direzione Generale di Polizia ed in quello di Censura di Venezia, ma non vi ho trovato cenno nò dell'autore nò dell'opera.
In quanto al « Donzeletti », questo primo ed unico pseudonimo di Donizetti, lo vedremo ripetuto scherzosamente in una lettera del maestro nel iXj-