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Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti
Lettere e documenti inediti
Verzino Edoardo Clemente
L. Carnazzi Editore Bergamo, 1896, pagine 196

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Cosselli, dal FrezzoIini, il nuovo spartito ebbe un vero successo (i).
   Ed eccoci ora Donizetti sotto lo strettoio del Barbaja. Doveva egli pur far molta fidanza nella sua fenomenale costanza allo studio ed al lavoro, e molto più sulla sua subordinai ia rapidità nell'immaginare e nello scrivere,
   fi) L'Olivo e 'Pasquale passò per la prima volta a Milano tre anni dopo, il 19 Giugno 1830, al Teatro della Canobbiana e si resse con grande successo tutta la stagione.
   Il giudizio del solito critico della Gaietta Privilegiata di Milano era il seguente:
   « Una musica sempre brillante, quantunque non sempre nuova, un'esecuzione esatta, situazioni comiche e ben sostenute dai cantanti assicurarono l'esito di quest'opera.
   La composizione del pezzo di sortita del basso Mariani, che veste il personaggio d'Olivo, uomo burbero e cicalone, fu trovata dagli intelligenti di bel lavoro, e sarebbe riuscita ancor di più, se Mariani, approfittando meglio dei doni della natura e dei sani consigli, frenasse lo slancio talvolta disgustoso della sua voce troppo sonora.
   l'n quartetto può citarsi fra i migliori pezzi del primo atto e fu applauditissimo. ÌS'el secondo atto un ducilo fra Galli e Mariani non riesci di piena soddisfazione; la musica parve un po' triviale, e non abbastanza ragionata. Un altro duetto tra la Orlandi e Verger, tutto brio, tutto espressione, fu molto gustato dal pubblico. Abbiamo osservato che qualche pezzo di musica sente un po' del triviale, e lo ripetiamo con tanta maggior franchezza, quanto che tutto il rimanente indica nel compositore gusto, intendimento, e quel brio che è proprio dell'opera bulla. »