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Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti
Lettere e documenti inediti
Verzino Edoardo Clemente
L. Carnazzi Editore Bergamo, 1896, pagine 196

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Roma fanatismo, essendo 1' unico successo della stagione del Carnevale 1832.
   Donizetti non riposava sugli allori, nò — qualora l'avesse egli voluto — glielo avrebbe permesso 1 inflessibile Barbaja. Il 2 Febbraio 1828 scriveva al Maestro Mayr, lagnandosi del poeta Romani (che stava scrivendogli il libretto della « Regina di Golconda »), dando notizie della nuova opera « L'Esule di Roma », e lagnandosi molto de' Milanesi, ai quali non perdonava'a circostanza di essere stati giudici severi del suo primo insuccesso:
   Quel Romani che tutto promette, nulla mantiene: gli ho scritto, non rispose; scelse soggetto, e non troppo mi piacque. Basta, io vado fra giorni a Genova, e sconvolgerò Cielo, Mare e Terra. — L'Esule è il titolo dell'opera, ma la produzione è tratta da quella col titolo il Proscritto romano : si cambio Trascritto sul dubbio che la Polizia e te.
   Borboglio mi ha fatto la scrittura per due o-pere a Napoli in quest'anno. Milano.... non dirò nulla ! 11 Borgomastro a Napoli si è fatto per più di 35 recite, e tuttora si fa.... Chi sa se in estate non vedano il Trascritto cogli stessi attori ed applauda chi ora fischia ?....... Chi sa? Il finale del
   Proscritto, che è un terzetto, è di molto effetto per