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era sua abitudine, e che, certo, non tu mai abitudine di alcun altro impresario. Di questo aneddoto, quasi inverosimile, specialmente nel-l'ultima sua parte, lascio completa responsabilità al Sig. Rover, che lo riporta nella sua Histoire dit I beat re contemporain.
Il pensiero di ridare questo suo spartito fortunato a Milano inquietava un po' il nostro Donizetti, che il 15 Maggio 1828 scriveva da Genova al suo venerato maestro Mayr:
P. S. —..............
Come anelerà VEsule a Milano?
11 Padre Gesuita Rolla che ne dirà? Morirò di fame; ma a Milano nemmeno un'appoggiatura ci farò; ho detto, ho detto e prendo fiato.
Rappresentato nella stagione di estate al Teatro della Scala (colla Hnrichetta Meric-Lalande, colla Teresa Ruggeri, col Luigi La-blaehe, col Berardo Winther, col Domenico Spiaggi) ebbe buon esito, si da calmare un po' il risentimento del Maestro contro quel pubblico.
All' « Esule » segui « La Regina di Gol conda » (libretto del Romani), datasi la prima volta a Genova al Carlo Felice il 12 Mangio iS2S, colla Comelli-Rubini, colli De Viti-