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faccio, tutto va bene. » Buon successo ottenne pure 1' « Imelda de' Lambertazzi », rappresentata la sera del 23 Agosto 1830 al S. Carlo —, interpretata dalla Galzerani, dal Tamburini, dal Winter.
Tutte queste opere furono ben presto dimenticate — e non del tutto immeritatamente, giacche furono scritte quasi tutte senza individualità propria, ma quasi sulla falsariga delv Rossini e del Bellini, antecessori dello Donizetti allo stipendio del Barbaja. Dalla fine del 1830 data il secondo periodo artistico Doli izettiano, che chiameremo di risorgimento — quello in cui il Maestro volle dare alla sua musica una impronta originale : e solo da allora si esplicò il suo grande genio.
Inaugurò questo secondo periodo della sua vita artistica coli' « Anna Bolena », tragedia lirica di Felice Romani. Donizetti incominciò a scrivere la partitura il ro Novembre 1830: il 10 Dicembre le parti, gu\ copiate, furono distribuite agli artisti, ed il 26 l'opera fu rappresentata a Milano, al Te uro Carcano, dalla Pasta, dalla Laroche, dall'Orlandi, dal Rubini e dal Galli. Non ostante la presenza di Bellini— l'idolo allora de'Milanesi — (che faceva rappresentare allora, al Teatro della Scala i « Caputeti e i Montecchi »), e l'en-