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Giosue Carducci
Biografia - Opere - Metrica
A. Franzoni
Società Tip. succ. Wilmant Lodi Milano, 1909, pagine 92

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 86 —
   nario tronco accompagnato da un ottonario pure tronco.
   Eh. — Lenta fiocca la neve pe '1 cielo cinereo: gridi, suoni di vita più non Saigon da la città, non d'erbaiola il grido o corrente rumore di carro, non d'amor la canzon ilare e di gioventù.
   ILI. — Strofe alcaica — Formata di quattro versi: due endecasillabi, un novenario e un deca sillabo. I due endecasillabi sono formati da due quinari accoppiati, uno piano e l'altro sdrucciolo; gli altri due versi poi sono costituiti con molta varietà di accenti; così il novenario porta l'accento or sulla prima e sulla quinta, or sulla seconda e sulla quinta, or sulla terza e sulla quinta; oppure sulla prima e quarta e sesta; o ancora sulla terza e quinta, ecc.; e il decasillabo è accentato or sulla terza e sesta, or sulla seconda e quinta, ecc.
   Es — Poi che un sereno vapor d'ambrosia da la tua coppa diffuso avvolsemi, o Biffi con passo di dea trasvolata sorridendo via.
   (Ideale).
   IV. — Arci di odi io — L'archìlochio consta di due versi, quantunque si possano costruire strofe con due coppie di versi. Esso assume parecchie forme: a) il primo verso può essere un esametro dattilico —¦ od eroico — e il secondo un settenario piano o un senario sdrucciolo; 6) il primo, ancora un esametro eroico e il secondo un ottonario piano più un settenario piano; c) il primo, un endecasìllabo sdrucciolo, il secondo un settenàrio piano più un settenario sdrucciolo.