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Per la biografia di Giovanni Boccaccio

Francesco Torraca
Società Editrice Dante Alighieri, 1912, pagine 432

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   L'osservazione è acuta: ma, considerando il testo do plus près, a me sembra se ne possa arguire soltanto che il Boccaccio era nato verso il mese di luglio del 1313. Il Petrarca non dice indeterminatamente: — lo lio nove anni più di te; bensì: — Io sono nato nove anni, prima di te, e lo dice nel giorno anniversario della propria nascita, mentre ricorda si-nanche l'ora — allo spuntar dell'alba — che toccò « la soglia di questa vita ». Se differenza notevole, in più o in meno, vi fosse stata, non gli sarebbe, certo, mancato modo di accennarvi ; soprattutto se fosse stata di nezzo anno e più, come l'Hauvette finisce col sup-orre('). Egli non computava la sua età dal millesimo, la dal giorno preciso della nascita; ossia contava per no non l'anno 1304, ma i dodici mesi passati dal 20 luglio 1304 al 20 luglio 1305 (2). Per questa medesima
   (') « Ces considératious amùnent fi tenir pour v.aiseinblable que Boccace naquit à l'extrème fin de 1313, sans eu exclure les troia der-niers moie, de janvier à mars ».
   Il Boccaccio, parlando della morte di sua figlia Violante, dice : « quintum quippe jam animiti attigerat et dimidium ». Non si capisce perchè l'Hauvette, 207, scriva: « elle était au milieu de sa cinquième année — elle avait quatre ans et demi », e si corregga in noto di avere scritto altra volta che ella aveva cinque anni e mezzo, perchè « il ne dit pas eneffet(il Boccaccio) quintum annum completerai, .mais attigerat ». Ma, del dimidium, che ne fa? Chi tocca la metà del quinto auno, non ha compiuto cinque anni da sei mesi? Mi era venuto il sospetto che i Francesi contassero gli anni diversamente da noi; ma mi capita un recentissimo romanzo francese, e vi leggo: — « Je ne suis plus un ponpon, Soixante-dix-neuf ans et demi ! En plein dans ma quatre-vingtibne ».
   (2) Il 9 agosto 1334 il Petrarca scrisse a Giacomo Co'onna vescovo di Lombez, ricordando il viaggio fatto insieme con lui nel ISSO: « Ab ea peregrinatione quarta nune aestas agitur: triennio senior facttis sum». De reb.fam. I, 5. Il Fracassetti, in nota alla traduzione di questa lettera, osservò abbastanza confusamente, che, nella prima frase, il poi^ta « inchiudc nel computo anche l'unno 1330, da cui lo comincia », e, nella