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stillazioni boreali non zodiacali, prima; le australi dopo : Calmeta ne indica cinque boreali — Elice, Cinosura, Boote, Corona di Arianna, Ercole — ma, ad un tratto, « senza mutar nota », salta alle australi — Corvo, Cratere, Lepre, Cani, Eridano — per poi risaltar indietro; e finisce mettendo insieme, alla rinfusa, boreali ed australi. L'enumerazione dei pianeti e delle costellazioni zodiacali, abbellita anche questa volta di reminiscenze dantesche ('), è, questa volta, intramezzata di erudizioni meno trite, o, meglio, di nomenclatura tecnica più copiosa.
Cominciò a dir li nuovi mutamenti, e gl'inopinabili casi dell'argentea luna, e qual fosse la cagion del perdere e dell'acquistar chiarezza, e perchè tal volta nel suo epiciclo tarda, tal veloce e tal volta eguale si dimostra, e con che ragione il centro del cerchio portante il suo corpo, allora due volte circuisce il deferente, il suo centro movente intorno al piccolo cerchio, ch'ell'è quant'è una----
Passò cantando al nido di Leda, e in quello, da vero principio cominciando, imprima del monton Frisso disse, e poi delle sue stelle, e quali gradi, in quelle, i masculini, quali i femminili, quali lucidi, quali tenebrosi, quali plutei, quali azemeni,
«turila, quem alii Booten appollant, Corona Ariadnes. Nixusque quem alii Engonasin dicunt, Lyra, Cygnus, Cepheus, Cassiepia, Pcrseus, Del-toton, Heniochue, Andromeda, Pegasus, Opliiucus, Delphiuus, Aquila, Sagitta; austrina autem baco su ut: Hydrus, Crater, Corvus, Procyon, Orion, Canicula, Lepus, Eridanus, qui ab Oriouis pedo detìuit, Cetus, Ceutaurus, navis Argo, Piscis austrinus, Caelulum Ara ». M. Capella Vili, 838. Cfr. anche Carmina varia ne' Poetae Ialini minora del Baf.hrf.KS, V, 853.
(!) « 11 temperato Giove » (Par. XXII, 144), « lo malvagio reggimento del corso della luce » (Purg. IV, 59, 72), « da Chirone a Schiro seguitando » (Purg. IX, 37). Qui il testo dev'essere guasto; non si tallisce che cosa abbia a vedere, oon lo Zodiaco, Soiro, dove TVti trasportò da Chirone Achille dormente: che s'abbia a leggeie, come nella Teseide, V, 29: « il gran Chiron di Sciro ? ».