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Per la biografia di Giovanni Boccaccio

Francesco Torraca
Società Editrice Dante Alighieri, 1912, pagine 432

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

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   la vita e gli opuscoli, se alcuni se ne trovino qua; e perchè egli fu Ravennate, reputi che presso i Ravennati se ne possa trovare Diù che altrove; e me, che, per mia disgrazia, tra questi dimoro, solleciti a mandarti a Milano copia di tutto...
   ... Appunto mentre tu eri ansiosissimo di notizie circa Pier Damiano, come l'amico riferiva, io stava cercando, per grande istanza degli stessi Ravennati, gli atti della vita di lui in Ravenna, ma niente altro mi rieseiva trovare tra essi che il nome del santo uomo, come se avessi interrogato gli estremi Spagnoli delle gesta e dei costumi degl'Indiani e, ciò ch'è più turpe, per tacere del resto, si è che interrogandone non dirò i cittadini, ma gli eremiti suoi, li vidi non altrimenti che stupidi accogliere le mie parole, come se avessi domandato di un qualsiasi abitatore della solitaria Tebaide. o di antichissimo eremita. Stupisco anche io, poiché io cercava di un uomo tanto illustre per la religione tra i suoi concittadini, e, tra coloro che gli successero nelle vesti soltanto, non nelle opere, e nell'abitare quel monastero fabbricato per sna cura presso il lido adriatico, e dove egli primo instituì gli eremiti della sua professione, e preso il cognome di peccatore, non altrimenti noto scorgendolo che ai Mauri Luceriano Bellovacense (1), o l'Armeno Basilio, o qualunque più antico e straniero dei più sconosciuti. sì che stomacato, il confesso, di tanta negligenza de' suoi, e condannando la inerzia dei cittadini, già stava per abbandonare l'impresa. Ma ecco un certo vecchio, che dice : Amico, mi ricordo, se non erro, d'avere udito, molto tempo fa, che la vita di questo uomo, del quale tu solo cerchi memoria, che io debbo averla in casa, e, se la desideri, andiamo a cercarla e l'avrai. Feci attenzione a quanto disse, e tu potrai conoscere in qual modo onorevole conservasse le memorie d'un uomo così venerabile. A che più parole? Ce ne andiamo, e sono introdotto in casa. Egli met-tesi innanzi un monte di scritti inutili, tratti fuori da affumicati sacchetti. Or mentre io rideva di quelli e di me stessj credulo troppo, e attentamente guardava tutto quello che dall'aspetto del volume potesse essere ciò che io cercava, accadde, credo per tua fortuna, che mi venisse alle
   (1) Lucerianum Bellovagentem. Si tratta di S. Luciano, vescovo di Bcauvais. 0 mortiro (287 I>. C.).