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-credi che lo stesso aspetto, che ebbe quella che fu la mia Eletta, ha la tua; lo stasso riso, la stessa letizia degli occhi, gli atti e l'andare, e lo stesso portamento di tutta la personcina, quantunque più grandicella la mia fosse per l'età maggiore, perchè toccava il quinto annoi e mezzo, quando per l'ultima volta la vidi. Inoltre, se lo stesso idioma avessero avuto, 'e stesse parole avrebbero dette, con la stessa semplicità. A che tante cose? In nulla differenti le conobbi se non che la tua è bionda, la mia ebbe i capelli castagni. Ahimè ! quante volte, mentre spesso abbraccio questa e mi diletto delle sue ciance, la memoria della rapita bambina mi portò sino agli occhi le lacrime, le quali infine mutai in sospiro senza che niuno se ne accorgesse. Dunque, come piangessi su questa tua Eletta, come fossi tristo, ormai puoi capire. Se del tuo Francesco volessi riferir tutto, non mi basterebbe la penna. Imperocché sarebbe lungo esporre con quanta e quale premura si adoperasse a dimostrarmi con parole e in effetto l'animo e tutta l'affezione sua, e descrivere oltracciò le continue visite di lui, dopo che vide ch'io non voleva a nessun costo farmi suo ospite, e di quarni conviti mi onorasse, e con che teeto volto; basti dunque l'averne detto un motto. Egli inoltre, se noi sai, conoscendomi povero, nella mia partenza da Venezia, essendo l'ora già tarda, mi trasse nel segreto della casa, e riuscendo a poco colle parole, con quelle sue mani di gigante afferrato il mio piccolo braccio, tanto fece che io, pur mio malgrado ed arrossendo, mi giovassi della sua somma liberalità, e allora quasi scappando e salutando se ne andò, lasciando me, che me stesso e ciò che aveva tollerato condannava. Faccia Iddio che gli possa rendere il contraccambio.
Vidi ancora quel chiaro uomo di Maestro Guido da Reggio, pieno da ogni parte di ogni ben di Dio, e da lui della sua grazia fui onorato e insignito d un anello. In fine cacciato da certi incomodi, con quel fastidio e quella fatica, colla quale ero venuto, me ne tornai in patria.
Eccoti dunque tutta l'istoria di ciò che mi accadde non è molto a Venezia, la quale, sebbene sia lunghetta, tuttavia è difettiva in molte cose degne di memoria. Degna di memoria, dissi, quanto a me che sono un omicciattolo; per te poi so estsere di nessuno o piceiol momento ancor ciò che ho scritto.
Essendo poi in patria, ed ecco pochi giorni dopo, tra-