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taviia non è cosi Larga la mano da averle spese tutte. Me ne resta ancora una particella, con la quale forse avrei potuto difendermi dai rigori del verno e tener caldo il mio povero cor picciuolo. Abbastanza avevi fatto, anzi molto, anzi troppo, massimamente che oggi pochissimi il fanno: non attendendo la preghiera, con la quale si caramente si comprano i benefizi, prevenisti col dono le necessità di un povero amico, il che reputo tanto da lodare che non si possono render grazie grandi abbastanza. Quand'ecco che testé ti sei sforzato di superare anche la mia povertà; una seconda volta mi mandasti nuovo testimonio del generoso tuo animo, cioè un dono uguale al primo, col quale non solo vincesti la mia indigenza, ma mi chiudesti perfino la bocca a renderti pur qualche grazia. Imperocché che cosa io posso dirti degno abbastanza se non confessare apertamente ciò che facesti? Mi sollevasti da un letto di fango, e sottraesti il mio capo da questo carcere di villani. Che di maggiore? Che di più caro? Che può ricevere di più desiderabile uomo da uomo, povero da ricco, oscuro da splendido, vecchio da giovine? Quindi è che io mi congratulo con me stesso, da che non ho cosa da tributarti degna di te. Sono felice, ricc-j di un tanto pio, tanto liberale, tanto magnifico amico, anzi patrono, e, se tolleri che io il dica, signore. Pur tuttavia non voglio questa sola cosa tralasciare : se tu fini gran fortuna, che io ti auguro maggiore, non perchè in me la disperda e versi tutta ti fu concessa dalla benignità di Dio, anzi, affinchè all'inclita regina, cui sei tenuto, presti ossequio con fede e decoro, serbi lo splendore della milizia, e la tua futura prole, come alla tua nobiltà compete, allevi e l'educhi, e ai più vecchi e forse di me più degni amici sovvenga, e molto più ai poveri di Cristo, i quali agli altri avrei dovuto preporre. Imperocché ciò che ad essi si fa. a Cristo si fa, come egli stesso asserisce nel Vangelo. E queste cose tutte non si fanno con picciola spesa, e specialmente in una patria, nella quale non che le altre cose, ma pur gli stessi raggi del sole non si comprano a basso prezzo.
Io poi, per tornare a me, aspettava che, per le tue per suasioni e le mie preghiere, questo onere sopraddetto fosse da imporre agli omeri dell'inclito uomo Messer Ugo di San Severino, il quale pure, per sua liberalità, spero aiuto della mia vecchiezza. Ma a che, contro il beneplacito di Dio,