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Per la biografia di Giovanni Boccaccio

Francesco Torraca
Società Editrice Dante Alighieri, 1912, pagine 432

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - 429 —
   XVIII. —¦ fi Fra Martino da Signa.
   ... La duodecima (egloga) s'intitola Saffo, avvegnaché di essa Saffo sia sempre il discorso, e per Saffo intendo la poesia, seni do che Saff o, urna certo poetessa Lesbia, molto valesse in poesia nel suo tempo. Non ha che due interlocutori, Calliope e Aristo : Calliope, come altrove si disse, prendo pel buon suono, imperocché nella buona elocuzione regolata da' ritmi poetici sembri quasi tutta consistere la virtù della poetica. Aristo pongo in luogo di me avido d: diventar poeta, e mi chiamo così da un tale Aristeo, che tino all'adolescenza la sua lingua ebbe così impedita che appeni alcun che poteva sufficientemente esprimere, ma finalmente, sciolta la lingua, divenne eloquente.
   La decimaterza Laurea è detta dalla corona d'alloro, insigne corona di poeti, e così è detta perchè in essa molto si parla dell'onorificenza della poesia. Sono tra gl'interlocutori Dafni, Stilbon e Cristis. Per Dafni prendo alcun insigne poeta, poiché i poeti sieno onorati della stessa corona della quale onorare solevansi i Cesari vincitori e trionfanti, che sono primi pastori, come Dafni, di cui sopra. Stilbon per un tal mercatante genovese, col quale ebbi già in Genova una certa questione, di che molto discorro in questa egloga; e lo appello Stilbone da Mercurio Dio dei mercatanti, che pur Stilbone è detto. Critis .in greco dice ciò che giudice in latino, e si pone qui per colui tolto a giudice del litigio.
   La decim aquari a è Olimpia dal greco Olimpos, che in latino suona splendido o lucido, e quindi cielo, ed è attribuito a questa egloga, perchè in essa molto si favella della qualità della ii-egiotne cedeste. V'han quattro interlocutori, Silvio, Carnaio, Terapon e Olimpia. Per Silvio intendo me stesso, e così mi dico perchè in una certa selva primamente pensai questa egloga; Carnaio in greco significa ciò che in latino ebete, torpido, a dimostrare i costumi di un servo stupido. Terapon; di questo non pongo il significato, perchè noi ricordo, se non riveda il libro, dal quale cogli altri il tolsi; e perciò scusami. Sappi che la memoria degli uomini è labile e specialmente quella dei vecchi. Per Olimpia intendo una fìglìuoletta mia già morta in quella età, nella (piale quelli che muoiono crediamo sieno fatti cittadini del