Dizionai'io degli Italiani d'oggi
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abbiamo tenute presenti le varie gerarchie politiche, religiose, civili e militari, e i quadri ufficiali del mondo accademico: non siamo giunti in questa prima edizione alla compiutezza, ma •ci siamo avvicinati ad essa più di quanto noi stessi potessimo sperare per questo primo tentativo. Fra i liberi docenti e i professori medi abbiamo trascelto i nomi che più di frequente ricorrono nei cataloghi degli editori per pubblicazioni non scolastiche, fra gli artisti quelli che sono stati invitati ed hanno partecipato alle grandi esposizioni e di cui sono state acquistate opere nelle pubbliche gallerie. Coi letterati, giornalisti e pubblicisti in genere siamo stati, per cameratismo, di manica larga, e anche con gli editori, perchè questi sono il naturale recapito delle opere dell'ingegno e perchè mi premeva di fare o-maggio ai miei confratelli d'arte... e perchè se avessi lasciato fuori gli altri sarei rimasto a piedi io stesso. Le personalità del teatro sono state, e me ne dolgo, le più sorde a rispondere ai nostri reiterati appelli, un po' per la difficoltà di riuscire a raggiungere con lettere e circolari la gente randagia o forse un po' per il terrore, che nel teatro accomuna i due sessi, di vedersi pubblicato l'anno di nascita... Si troveranno vari nomi di industriali e di finanzieri, ma questa categoria di notorietà vorrei che avesse ben più largo sviluppo nelle prossime edizioni, come conto che si potranno raccogliere i dati dei più cospicui italiani residenti all'estero.
E' rigorosameiite proibito a coloro che non sono stati citati in questo dizionario di adontarsene: il non avere avuto da noi la scheda difficilmente sarà dipeso da nostra dimenticanza ma quasi certamente da disguido postale o dal non aver potuto trovare il giusto recapito.
Ti avverto, che non accetterò recriminazioni per qualche nome che a te sembri scivolato qui senza giustificato motivo, in questo genere di pubblicazioni si può e si deve pretendere che non manchi nessun nome essenziale, ma non è lecito lamentarsi che vi siano nomi pletorici. Anzi, se mai, ciò sarà una caratteristica delle successive edizioni perchè questa volta siamo stati noi, d'ufficio, a richiedere i dati anagrafici alle persone