Dizionai'io degli Italiani d'oggi 37
Bologna (30), via della Libertà 5, tel. 741.
Già prof, di farmacol. poi di fi-siol. a Genova, quindi a Bologna, attualra. a riposo, è SN. Acc. Line., SC. Acc. Se. Torino e Ist. Yen. I suoi numerosi studi riguardano spec. il valore alimentare del vino, l'azione degli zuccheri sull'organismo, la patogenesi dell'epilessia, i centri nervosi, i centri accelerati del cuore, lo scorbuto, la funzione protettiva del fegato, la malattia di Erb, l'alcool, il bromuro. Si è occupato anche di argomenti scientifici di interesse sociale, ed alla questione soc. rivolse spec. la sua attività parlam. quando fu dep. al parlam. per tre feg. (XVIII, XX, e XXI), per il collegio di Bozzolo. Nei 1S93 presentò appunto alla Camera un vasto progetto di rif. tributarie e sociali, sottoscritto da numerosi deputati. Fu nominato senatore il 17-111-1912. Antico garibaldino del '66 (combattè con Garibaldi a Bezzecca), è pres. onor. dei Garibaldini di Bologna.
Op: Man. di fisiol. umana (in col-lab. con A. Stefani), Milano, 1886 (2. ed., 1899); Galvani e le sue opere, Bologna, 1888; La fisiol. e la quest. sociale, ib., 1890; Riforme tributarie e sociali proposte alla Camera dei Deputati, ib., 1893.
Albini Ettore (Bis., e. a.), pubblicista, n. a Milano il 31-X-1869 da Daniele e da Elisa Bardelli.
Milano (14), via Guastalla 5.
Crit. dramm. dell'Italia e del Pungolo di Leone Fortis (1890-93), crit. teatrale del Tempo (1902-10) e del-l'Avantil (1911-25), ha composto libretti d'opera per i maestri Alberto Franchetti, Antonio Scontrino, Silvio Tanzi ed altri. Scrisse in collab. con Pompeo Bettini, un dramma in 4 atti, I Vincitori, che, tradotto in dialetto milanese col tit. La Guèra, fu rappresentato a Milano e altrove da G. Sbodio.
Op: I Vincitori (in collab. con P. Bettini), Milano, 1896.
Albizzati Curio, professore u-niv., n. a Milano il 14-11-1888 da Luigi e da Luigia Carnovali. L. 11.
Cagliari, via Cavour 40. .
Insegna archeol. nell'Univ. di Cagliari ed è S. Acc. Pontif. d'Archeol. e Ist. Germ. I suoi studi, pubblicati spec. in Ròmische Mitteilungen, Mélange s de l'Ecolc Frane, de Rome, Journal of hellenic Sludies, Dedalo,
Boll, d'arte, Atti della Pont. Acc. Rom., ecc., riguardano l'arte etru-sca, greca e rom. Ha identificato e ricostruito il Dionysos di Prassite-te (1922) e pubblica per incarico della S. Sede i Vasi antichi dipinti del Valicano (ed. Sansaini, Roma).
Albricci Alberico, conte, generale d'armata, senatore del Regno, n. a Gallarate il 6-XII-1864 da Antonio e da Lavinia Birago.
Napoli (3), piazza Plebiscito, pai. Salerno, tel. 6142.
Discende da antica fam. bergamasca, di cui un ramo si trapiantò a Venezia nel sec. XVII. - Uffic. d'ar-tigl. poi di S. M., fu a lungo addetto mil. a Vienna negli anni che precedettero immediatamente la guerra. In guerra fu dapprima addetto al Com. Supr., poi com. di Brig., capo di S. M. della I Arm. durante l'offensiva austriaca nel Trentino, com. la V Div. in Val Camonica e poi il II Corpo d'Armata sulla Bainsizza. Guidò tale corpo nella ritirata dal M. Santo al Montello tenendo la po-siz. per vari giorni con le truppe ridotte a metà degli effettivi. Guidò poi lo stesso corpo al fronte frane, quale com. le forze ital., che ebbero colà una parte importantissima nella 2a batt. della Marna, nella riconquista dello Chemin des Dames (dovuto in gran parte alla manovra delle nostre forze) e nell'inseguimento sino alla Mosa, rimanendo quasi costantemente in linea, ad onta delle enormi perdite subite. Nominato uff. 0. M. S. dopo l'offensiva austriaca del Trentino, comm. dello stesso ordine dopo la batt. di Bli-gny e grand'uff. - per la ripresa dello Chemin des Dames, nella ritirata di Caporetto meritò una med. d'arg. Nominato senatore il 31-VII-1919, fu min. della guerra dal 24-VI-1919 al 13-111-1920.
Alcaro Arturo, pubblicista, n. a Caserta il 12-XII-1881 da Antonio e da Maria Antonia Esposito.
Roma (36), via Sebino 11.
Collabora con art. vari, nov. e versi a quot. e riv.
Op: La lanterna al volto (nov.), Milano, 1921.
Alderighi Dante, musicista, n. a Taranto il 7-VII-1898 da Raffaello e da Maria Cardenie-chio.
Roma (2), via Cavour 278.