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Chi
costruito un gran numero di palazzi pubblici e privati, ville e villini, chiese, cimiteri, monumenti, ha eseguito restauri e progetti in ogni parte d'Italia. Fra le sue opere si ricordano: a Roma, la Città dell'Arte a Valle Giulia, da lui progettata ed in gran parte eseguita col Pai. delle Belle Arti e la sistemazione delle scalee e dei giardini, il nuovo Pai. del Min. della P. I. e la Fontana-ricordo del Teatro Apollo; in Anzio, il Paradiso sul Mare; in Ascoli Piceno, il Pai. della Cassa di Risparmio e il Pai. delle PP. e TT.; in Assisi, la nuova Facciata Monum. della basilica di S. Maria degli Angeli e la Fontana degli Italiani sulla piazza antistante; in Firenze, la nuova Bibl. Nazionale; a Messina, il Pai. della Prefettura; a Terni, l'edificio principale della centrale idroelettrica; a Tivoli, l'Arco Votivo alla Madonna; a Venezia, la decoraz. della sala romana nelle e-spos. del 1908 e 1910. In Roma ha spesso provveduto anche ad addobbi pubblici e privati in occasione di grandi cerimonie. Fu per sette anni cons. com. di Roma nell'am-min. Nathan, per altrettanti pres. dell'Assoc. Artist. Internaz., per otto M. del Cons. Super, dei LL. PP. e per nove della Commiss. Prov. per il Monum. a Vittorio Emanuele in Roma.
Bazzaro Leonardo, pittore, n. a Milano il 13-XII-1853 da Ambrogio e da Maria Boschetti.
Studio: Milano (1), via Ciovasso 11.
Abitaz. : Milano (2), piazza Paolo Ferrari, 3.
Uscito dall'Acc. di Brera, partecipò ben presto alle maggiori espos., riportando premi e med. a quelle di Firenze (1874), Monaco (1888 e 1909), Parigi (1889), Palermo (1891), Milano (1879), S. Francisco (19l5), ecc. Fra le sue opere si ricordano: del periodo giovanile, Il pulpito di S. Ambrogio (1869), Saccheggio e Cappella del Carmine (1871), Duello (1875), Ponte dei sospiri (1877), Prime nevi a Miassina (1881; nella Gali. d'Arte Mod. di Venezia), Vestizione (1881, nel Castello Sforzesco), Ave Maria (1882; nel Castello Sforzesco), Quod snperest date pauperibus (1884); della maturità, Inverno a Chioggia (Gali. d'Arte Mod. di Roma), Pace ai naufraghi e Picco dei Tre Signori (R. Casa), Aqua fontis (Gali. d'Arte Mod. di Roma), ecc.
[Cfr. : Natura e arte, maggio 1901 ; Emporium, maggio 1903; Rev. Moderne, apr. 1910 Culture moderne, giù. 1920; A. Paravicini, L. B., Milano, s. d.].
Beccari Nello, professore u-niv., n. al Bagno a Ripoli Pll-1-1883 da Odoardo e da Nella Goretti de Flamini. L. m.
Firenze, via Romana 19, tel. 20672.
Già prof, di anat. norm. a Catania, dal 1925 è prof, di anat. e fisiol. comparata a Firenze. I suoi studi (inseriti nell'Arc/i. it. di anat. ed embriol. e nel Monit. zool. it.) riguardano spec. l'anat. comparata del sistema nerv. dei vertebrati e l'orig. delle prime cellule genit.
Op. : Elem. di tecnica microscopica, Milano, 1916 (2» ed., 1927).
Seccia Nicola (Nub.), archivista prov. di Stato, n. a Troja il 15-111-1872 da Giuseppe e da Anna Loreta de Fidio. L. giur.
Foggia, via Nunciata Sulmona 34.
E' archivista dell'Arch. di Foggia e collab. di giornali e riv. per questioni di st. e crit.
Op: Bozzetti crit. mialeschi, Biton-to, 1905; Tradiz. e favole ecanesi, Lucerà, 1908: Ettore de' Pazzi principale personaggio della « Disfida di Barletta »?, Foggia, 1909; Cronistoria di Troja, Lucerà, 1917; Le antiche fortificaz. di Troja, Foggia, 1926.
Becegato Eugenio, prelato, n. a Fossalta Padovana il 23-XII-1862.
Vittorio Veneto (Treviso).
Fu creato vesc. tit. di Sinope il 19-V-1917, vesc. di Ceneda il 29-VIII-1917.
Béguinot Augusto, professore univ., n. a Paliano il 17-X-1885 da Pompeo e da Giulia Schi-falacqua. L. se. nat.
Modena, R. Orto Botanico.
Già prof, di bot. a Sassari e a Messina, dal 1925 è all'Univ. di Modena. É' autore di varie inonogr. sui generi Romulea e Apocynum, sul polimorfismo della Stellaria media e del genere Bellis studiato anche dal punto di vista biometrico, sulla vita delle piante nella Laguna di Venezia, sulla flora padovana, ecc., ed ha dedicato molte ricerche alla genetica sperim. E' dir. e fond. del-l'Arch. Botan.
Béguinot Francesco, professore, n. a Paliano il 12-VIII-1879 da Pompeo e da Giulia Schifalacqua. L. II.