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Chi è?
Dizionario degli italiani d'oggi

A.F. Formìggini Editore in Roma, 1928, pagine 491

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Chi è ?
   Già red. della Tribuna e stenografo della Cam. dei Dep., collabora alla Riv. di dir. comm., al Dir. comm., al Foro ital. ed altri periodici d'indole giuridica. Fu cons. ammiii. del-l'Ass. della St. Per. Ital. (1923-24) e membro del com. dir. della Fede-raz. della St. (1924-25).
   Op: / dep. della XXVI legisl. (in collab. con C. Pompei), Roma, 1921; / dep. della XVII legisl., ib., 1921.
   Boni Giuseppe, architetto, n. a Carrara il 19-XI-1884 da Eumene e da Leontina Tonelli. L. arch., D. insegn. dis. archit.
   Roma (14), via Filippo Casini 12.
   Già prof, aggiunto nella R. Acc. «li B. A. (1910-15) e ine. al Poli-tecn. (1915-16) di Milano, prof, di archit. nell'Acc. di B. A. di Carrara e ¦dir. della medesima, dal 1919 è ine. di decoraz. archit. applic. nella Se. di Arch. di Roma. E' S. On. delle Acc. di Milano, Carrara, Firenze e Bologna, e vice-segr. gen. del Sind. Archit. Fase. Fra le sue opere si ricorda spec. il Monum. al gen. A. Macco all'Avana (Cuba).
   Bonomi Carlo, pittore e scultore, n. a Turbigo il 28-XII-1880 da Biagio e da Angela Bottini. D. Acc. Brera.
   Turbigo (Milano), La Selvaggia.
   Dapprima soltanto pittore, dimorò a lungo a Roma, Budapest, Vienna e Monaco di Baviera, poi tornò nel nativo Turbigo e si dedicò alla ripro-duz. del paesaggio alpino e di figure umili dei campi. Dopo la guerra partecipò alla mostra dei Combattenti di Monza coi Prigionieri, visioni del campo di Matliausen. In quel tempo cominciò ad occuparci anche di scultura, partecipando col bronzo La madre alla Mostra del Novecento e poi all'espos. di Dresda del 1926. Il bronzo fu acquistato dal Gov. ted.
   Bonomi Ivanoe, avvocato e pubblicista, n. a Mantova il 18-X-1873 da Pietro e da Aglei Parodi. LL. se. nat. e giur. Cavaliere SS. Ann.
   Roma (26), piazza della Libertà 4, tel. 21321.
   Dopo un breve periodo d'insegnamento nelle se. normali di Bologna, -entrò nel 1898 nel giornalismo socialista. Fu con L. Bissolati all'.i-vantit e con F. Turati alla Crit. So-
   ciale. Divenuto uno dei capi del mo-vim. socialista, lavorò attivamente con articoli, libri e discorsi (noto quello al congr. di Imola nel 1902) a volgerlo verso destra distaccandolo dalle correnti rivoluzionarie. Ricopri cariche pubbliche a Mantova e a Roma, e in quest'ultima città lu ass. pelle finanze nell'ammin. Nathan. Eletto nel 1909 dep. al Parlam. per Osti-glia, accentuò col Bissolati la corrente riformista, che nel congresso di Reggio Emilia del 1912 finiva per essere espulsa dal P. S. I. Allo scoppio della guerra europea lottò per l'intervento, e si battè poi nel Cadore quale ST nel 7° Alpini. Nel 1916, formatosi intorno a P. Boselli il 1° Min. Nazionale, fu nominato min. dei LL. PP. A tale dicastero tornò il 1°-I-1919 nel Min. Orlando e ci rimase sino alle*- dimiss, del giù. successivo. Acutizzandosi nella primavera del 1920 la crisi dello Stato, accettò di entrare con altre personalità costituzionali (Luzzatti, Scialoja, De Nava, ecc.) nel 1° Min. Nitti, ma ci rimase poco tempo (dal 14-111 al 21-V-1920) reggendo il dicastero della Guerra. La sua aperta difesa degli ufficiali, l'ordine impartito di difendere la divisa mil. nei tumulti cittadini fece sì che molti gruppi si raccogliessero intorno a lui e che alla caduta del 1. Min. Nitti egli ricevesse l'incarico dal Re di formare il Gabinetto. La mancata adesione di forti gruppi parlamentari gl'impedì di adempiere l'incarico. Entrò poi a far parte del Min. Giolitti, prima alla Guerra (dal 15-VI-! 1920 al 2-IV-1921) e poi al Tesoro (sino al 4-VII-1921). In quel tempo quale min. della Guerra negoziò col sen. Sforza il trattato di Rapallo per la definizione dei confini adriatici, e per questo fu insignito del Collare della SS. Annunziata. Nel giù. 1921 ebbe nuovamente l'incarico di comporre il Gabinetto e lo fece mediante una coalizione delle Sinistre col Centro. Il suo Min. durò fino al .26-11-1922 aprendo alla sua caduta una delle più lunghe crisi ministeriali. Incaricato una 3a volta di costituire il Governo nel luglio 1922, non riesci, figli'era stato rieletto a tutta la XXVI leg. per il coli, di Ostiglia e poi per la circoscriz. di Mantova, ma, ripresentandosi nelle elezioni del 1924 agli elettori di Lombardia, non fu rieletto. Negli intervalli tra un incarico di governo e l'altro ha continuato ad occuparsi di giornalismo, quale corr. romano del Giorn. del Mattino, col-lab. del Secolo, ecc.
   Op. : La finanza locale e i suoi problemi, Palermo, 1903; Questioni urgenti, Genova, 1903; Le vie nuove del socialismo, Palermo, 1907; Dieci anni di politica ital., Milano, 1924; Dal socialismo al fascismo, Roma, 1924 (trad. in frane, e ingl.).