Dizionario degli i Italiani d'oggi
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Direttore di Minerva, rivista delle riviste, dal 1913, collabora a quot. e riv. con novelle, poesie, articoli vari.
Op: Fuochi pallidi, Roma, 1898; Roma e le Elegie romane di W. Goethe, Milano, 1911; I giornali tedeschi, Roma, 1919; Liriche, ib., 1924.
Caputo Massimo, pubblicista, n. a S. Salvatore Monferrato il 29-VII-1899 da Eugenio e da Eleonora Prevignano. L. giur.
Torino (18), via Massena 56, tel. 48358.
Fu già eorrisp. da Vienna e Berlino (1920-1924), poi red. romano e capo dell'uff. romano (1923-1926) della Stampa, e eorrisp. del Secolo da Vienna e da Berlino (1926-27).
Op. : Alfredo Frassati, Milano, 1919; Tutto il male, Milano, 1920.
Caputo Ulisse, pittore, n. a Salerno il 4-XI-1872 da Ermenegildo e da Francesca San Martino.
Parigi (14), rue Boissonade 17.
Uscito dall'Istit. di B. A. di Napoli, ove ebbe maestri Domenico Morelli e Gaetano Esposito, si stabilì a Parigi nel 1900. Espone regolarmente a Venezia e nelle altre esposizioni europee. E' stato decorato con una medaglia d'oro a Monaco di Baviera e con un'altra al « Salon des Arti-stes Fran^ais ». Il Museo del Lussemburgo ed altre pubbliche raccolte hanno opere, sue.
[Cfr. : V. Pica, Nel mondo delle Arti Belle],
Carahelli Giacomo, prelato, n. a Carnago il 16-VIII-1886 da Giulio e da Carlotta Colombo. L. filos. e teol.
Siracusa, Arcivescovado.
Già segr. dell'arciv. di Siracusa (1910-18), vie. gen. dello stesso (1918-19) e ammin. apost. dell'archidio-cesi di Siracusa (1919-21), il 14-1-1922 ne fu nominato e il 22-V successivo consacrato arciv. E' anche ammin. apost. della diocesi di Cal-tagirone. Gli si debbono i grandiosi restauri del duomo di Siracusa, col soffitto a cassettoni, i due amboni, i grandi lampadari in ferro battuto, il monum. al suo predecessore inons. Bignami, il concerto di sei campane , appositamente fuse. Ha creato un ri- , creatorio festivo per bambini.
Caramanico D'Aquino Giuseppe, princ. di Caramanico, di S. Severo e di Castelfranco, duca di Casola e di Torremaggiore, march, di Castelnuovo e co. di Palena, patrizio di Napoli, Taranto e Benevento, capitano di cavalleria, n. a Napoli l'il-X-1891 da Michele e da Bianca Giannone.
Napoli (4), via Chiatamone 7.
E' il principale rappres. della fam. d'Aquino (che si fa risalire ad A-dinolfo co. d'Aquino, secondog. det princ. di Capua e Benevento, 990 e.» dette guerrieri, santi e letterati, s'imparentò con le case di Hohenstaufen, d'Angiò e d'Aragona, fu annoverata fra le sette fam. napol. « extra-seggio » ed ebbe diritto di conio), ramo di Caramanico (discend. da Roberto d'Aquino, implicato nella Congiura dei Baroni).
Carano - Donvito Giovanni, professore, n. a Gioia dal Colle il 30-VI-1875 da Francesco Carano e da Carmela Donvito. L. giur.
Gioia dal Colle (Bari).
Già prof, nei RR. Ist. Tecn. e nella R. Se. per Uffic. della Fin. di Caserta e lib. doc. di se. delle fin. nell'Univ. di Napoli, insegna poi. «conomica nel R. Ist. Sup. di Se. Econ. di Bari. Fu del. tecnico nella Commiss. Parlam. d'Inchiesta sulle condiz. delle classi rurali del Mezzogiorno e della Sicilia (pres. il sen. Faina), dir. della Riv. di legi-slaz. tributaria, ecc. Ha collaborato o collabora alle varie riv. econ. e finanz.
Op. : Studio crit.-teorico dei mezzi di accertamento in dir. tributario, Gioia dal Colle, 1901; I teoremi fondamentali della statica e dinamica finanz., Torino, 1904; Tratt. di dir. pen. finanz., ib., 1904-05; Lez. di se. delle fin., Putignano, 1915.
Carbonati Antonio, acquafortista, n. a Mantova il 3-VI-1893 da Luigi e da Adonina Zanfro-gnini. D. rag., D. disegno.
Roma (9), via delle Colonnette 26 A.
Studiò pittura a Venezia con E. Tito e a Roma con A. Sartorio, ma dopo la guerra si dedicò esclusivam. all'acquaforte. Iniziò una « Serie di Roma », che nel 1918 fu acquistata dal Com. di Roma e dalle principali