Dizionario degli i Italiani d'oggi
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   ri commiss, del Governo per le «rede marittime, sost procur. gen. di Corte d'Appello prof nel R. Istituto Orientale di Napoli, del. giur. ital alla Confer. di Losanna, è lib. doc di dir. e legislaz. coloniale nell'Univ. di Roma e ine. della stessa materia in quella di Napoli.
   Op : La giustizia nella Somalia, Napoli, 1914.
   Ciampi Alimondo, scultore, n. a S. Mauro (Signa) il 1°-XII-1876 da Santi.
   Studio: Firenze, via Mannelli 97.
   Abitaz.: Firenze, via Maffei 66.
   Autodidatta, ha esposto alle maggiori espos., tenuto mostre personali, vinto numerosi premi. Nel 1925 vinse il concorso Duprè con l'opera Il nido. Gli si debbono fra l'altro: il bronzo Formica (Gali. d'Arte Mod. di Roma), i marmi Testa d'uomo (Gali. d'Arte Mod. di Firenze) e Gra-ziella (Gali. d'Arte Ital. di Lima, Perù), e i Monum. ai caduti di Scan-dicci e Rufina, oltre a vari monum. funerari al cimitero delle Porte Sante a Firenze. E' Acc. On. dell'Acc. di B. A. di Firenze.
   Ciàmpoli Domenico, scrittore, n. ad Atessa il 23-VIII-1852 da Ernesta e. da Antonietta De Si-
   Roma (12), via Banchi Vecchi 139.
   Fu. già prof, di lettere nelle se. medie superiori, quindi bibl.-eapo nelle bibl. governative. Poeta, romanziere, critico, ha curato numerose ediz, di classici . (spec. per l'ed. Carabba), ha tradotto in versi o in prosa molte opere straniere ed è stato tra i primi a diffondere in Italia la conoscenza delle letter. slave. Molti suoi saggi e nov. sono sparsi per le principali riv. E' S. Dep. st. p. Abr.
   Op. : Bianca di Sangro (race.), A-vezzano, 1877; Fioi-i di Monte (nov.), Napoli, 1878; Fiabe abruzzesi, Lecce, 1880; Racconti abruzzesi, Milano, 1880; Trecce nere (nov.), ib., 1882; Diana (rom.), ib., 1884; St. delle letter. slave, ib., 1889; L'epigramma in Italia, Lipsia, 1889; Roc-camarina (rom.), Milano, 1889; Fra le selve (nov.), Catania, 1890; Studi letter., ib., 1891; / codici paleoslavi della R. Bibl. di S. Marco, Venezia, 1897; L'Invisibile (rom.), Roma, 1897; Il bar. di S. Giorgio (rom.) Milano, 1898; Nuovi studi letter. e oibliogr., Rocca S. Casciano, 1898; Gli Statuti di Galeotto Doria per Castel Genovese, Sassari, 1899; Poe-H stranieri, lirici, epici, drammatici,
   nelle ìpigliori trad. ital. (in collab. con L. Morandi), Lipsia, 1903; Il cod. Orsini da Costa, Roma, 1904; Saggi critici di letter. straniere, Lanciano, 1904; Il cod. petrarchesco della Bibl. Vittorio Emanuele, Firenze, 1904.
   Cian Vittorio, professore u-niv., deputato al Parlam., n. a S. Donà di Piave il 19-XII-1862 da Alberto e da Maria Plessario. L. 11.
   Torino (9), Piazza Statuto 4.
   E' prof, di letter. it. nell'Univ. di Torino e pres. di quella Fac. di 11. Dal 1918 è dir. del Giorn. st. della lett. it., e dal 1924 deput. fase, al Parlam. (Piemonte).
   Op.: Un decennio della vita di mess. Pietro Bembo, Torino, 1885; Gioviana, ib., 1899; Per la st. del sentimento e della poesia sepolcrale, ib., 1892; Canti popolari sardi, Palermo, 1892-96; Le rime di B. Ca-vassico, Bologna, 1893-94; Il Corte-giano di B. Castiglione, Firenze, 1894 (2* ed., 1910); Italia e Spagna nel sec. XVIII, Torino, 1895; L'im-migraz. dei Gesuiti spagn. letter. in It., ib., 1895; Sulle orme del Veltro, Messina, 1897; I contatti letterari i-talo-provenz., ib., 1900; Giovanni Pascoli poeta, Róma, 1900; Un medaglione del Rinascim. : Cola Bruno, Firenze, 1901; Vivaldo Belcalzer e l'enciclopedismo it. delle Origini, Torino, 1902; La coltura e l'italianità ^di Venezia nel Rinascim., Bologna, 1905; La satira it., Milano, 1906; U-go Foscolo professore a Pavia, Pavia, 1909; Lettere di V. Gioberti a P. D. Pinelli, Torino, 1912; Rinascimenti e Risorgimenti nella st. d'Italia, ib., 1918; Arturo Graf, ib., 1918; Il primo centenario del romanzo stor. it., Roma, 1919; Il Dante nostro, Torino, 1921; Annibal Caro traduttore dell'Eneide, ib., 1921; Luigi Federzoni, Piacenza, 1924; U-go Foscolo, Milano, 1927.
   Ciancabilla Fulvio Alberto, capitano S. P. E., n. a Modena il 1°-X-1892 da Tommaso e da Tersilla Toni. Med. d'oro.
   Bologna, Fraz. Arcoveggio 328.
   Ali. uff. nel 62<> fant., partì volontario per la Libia. Rimpatriato col grado di serg. magg. ed assegnato ad una comp. presidiaria perchè inabile alle fatiche di guerra, per incitamento della madre ed in seguito a domanda da questa rivolta direttamente al Com. del C. d'Armata, ottenne di raggiungere il 36° fant. sul Podgora. Ferito gravemente il 6-VII-1916, alla fine d'ag. 1916 abbandonò*