Dizionario degli i Italiani d'oggi
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Fu per 10 a. ing. ferrov. e durante la guerra diresse i trasporti della I e IV Arm. Attualm. insegna ferrovie nella Se. d'Ing. di Bologna. Come studioso ha pubblicato numerose mem. spec. sul coefficiente di esercizio, sui fenomeni giroscopici, sulle turbine a gas, oltre a un tratt. sulle ferrovie. Come libero professionista ha progettato e diretto molti lavori in prov. di Parma (case, viadotti, ponti, strade). Sin da giovane militò nelle file cattoliche e fu uno dei primi inscritti al P. P. I., per il quale diresse la lotta ammin. di Parma nel 1920 e fu eletto deputato alla XXVII leg. (Emilia). Fu dichiarato decad. il 9-XI-1926.
Corradi Edmondo (Matamo-ros), pubblicista, n. a Parma il 16-IX-1875 da Pietro e da Eu-menia Sivelli.
Roma (27), via Nornentana 169.
Red. o collab. di quot. vari (Capitan Fracassa, Patria, Vita, Cittadino, Messaggero, Nuovo Paese, Corr. Emiliano, Giorn. d'Italia, Nuovo Giorn., Giorn. di Sicilia, ecc.), e autore di romanzi, versi, libretti, trad. di opere di Zola, Hugo, ecc. I suoi libretti principali sono Prestami tua moglie! (musica di R. Leoncavallo, data a Montecatini nel 1916) e A chi la giarrettiera? (musica dello stesso, data all'Adriano di Roma nel 1919).
Op.: Ritmi, Milano, 1899; Racconti strani e sentimentali, Roma, 1902; Olympia corista di operette (rom.), ib., 1903; La fine di don Giovanni, ib., 1910.
Corradini Enrico, scrittore, senatore del Regno, n. a Sam-miniatello di Montelupo il 20-VII-1865. L. 11.
Roma (49), via G. Avezzana 4, tel. 20146.
Fu tra i fond. e 1° dir. del Marzocco, fond. e direttore del Regno (1904), che diffuse per primo le teorie nazionalistiche. Fu poi collab. del Giorn. d'Italia, condir, e per qualche tempo dir. dell'/dea naz., e infine collab. della Tribuna e attualm. è pres. del cons. d'ammin. del Giorn. d'It. Fu nominato senatore il 1°-III-1923. Autore di rom. e nov., ha dato al teatro La leonessa, Giacomo Vettori, Giulio Cesare, Maria Salvesiri (rappr. da E. Duse), Carlotta Corday, Le vie dell'Oceano.
Op: Dopo la morte (nov. dramm.), Firenze, 1894; Santamaura (rom.), ib., 1896; La gioia (id.), ib., 1897; La verginità (id.), ib., 1898; Giulio Cesare, Roma, 1902 (2* ed., Milano,
1926); Le sette lampade d'oro (nov.), Torino, 1904; L'apologo delle due sorelle, Firenze, 1904; Prato e suoi dintorni, Bergamo, 1905; La vita nazionale, Siena, 1907; Maria Salvestri, Milano, 1907; L'ombra della vita: costume, . letteratura e teatro, arte, Napoli, 1908; Carlotta Corday, ib., 1908; La patria lontana (rom.), Milano, 1910; Il volere d'Italia, ib., 1911; L'ora di Tripoli, ib., 1911; La guerra lontana (rom.), ib., 1911; La conquista di Tripoli: lettere dalla guerra, ib., 1912; Sopra le vie del nuovo impero: dall'emigraz. di Tunisi alla guerra nell'Egeo, ib., 1912; Le vie dell'Oceano, ib., 1913 ; Il nazionalismo ital., ib., 1914; L'Italia e la guerra, Firenze, 1915; La marcia dei produttori, Roma, 1916; Discorsi nazionali, ib., 1917; Il regime della borghesia produttiva, ib., 1918; Pagine degli anni sacri, Milano, 1920; Tre canti danteschi, Firenze, 1921 ; L'unità e- la potenza delle nazioni, ib., 1922; Discorsi poi., ib., 1923 (2a ed., 1924) ; Diario postbellico, Roma, 1924; Fascismo vita d'It., Firenze, 1925.
[Cfr.: P. L. Occhini, E. C. scrit-tore e nazionalista, Roma, 1914; G. Benedetti, E. C., Piacenza, 1922; L. Russo, I narratori, p. 80].
Corsi Mario (don Marzio), pubblicista, n. a Pistoia il 19-VI-1882 da Carlo e da Caterina Bellotti-Bon.
Ufficio: Roma (7), via dei Due Macelli 66, tel. 61339.
Abitaz.: Roma (33), via Boezio 16, tel. 21120.
Già red. della Tribuna (1907-24), collabora a riv. ital. ed americane, soprattutto per argom. teatrali e coloniali, ed è dir. dell'ufficio romiino della Soc. Ital. degli Autori. Ha dato al teatro, in collab. con Maso Sal-vini, le commedie II mondo di carta (comp. Musco, 1924) e Uccidimi (comp. Dina Galli, 1925), e i libretti d'operetta Don Gii dalle calze verdi (1924) e Basabù (1925). Ha tradotto opere di Kipling, Andreieff, Wilde, Nietzsche, ecc.
Op. : Attraverso il Gebel, Roma, 1914; Paesi dell'Islam, Milano, 1928.
Cortesi Decio (Old Gentleman, Old, Nautilus), pubblicista, n. a Roma il 3-XII-1850 da Pietro e da Michelina Fiorletta.
Roma (19), via della Minerva 57.
Con art., libri e conferenze si occupa spec. di cose romane.