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Chi è?
Dizionario degli italiani d'oggi

A.F. Formìggini Editore in Roma, 1928, pagine 491

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   198
   Chi
   guerra, d'arte, di assist, ai mutilati, di finanza.
   Disertori Benvenuto (Pere-grinus de Tridento), incisore in legno e calcografo, n. a Trento il 17-11-1887 da Giuseppe e da Anna Bortolotti.
   Firenze, viale Milton 31.
   Come incisore ha eseguito numerose stampe di vedute di antiche città ital. (Perugia, Bubbio, S. Gemi-gnano, Trento, Roma), ispirandosi alla tradiz. classica della calcografia. Molte sue stampe sono nelle Gali. d'Arte Mod. di Roma, Venezia, Milano, Udine, Buenos Aires, nella Gali. Capitolina, nei Gabin. di Stampe di Firenze, (Uffizi), Bruxelles e Stoccolma, nei Musei di Trento e Tokio, nella collez. del Be, ecc. Come illustratore di libri, ha collaborato alla decoraz. di un voi. del Decame-rone dei Classici del ridere ed eseguisce le copertine della Raccolta teatrale Mondadori. Scrittore d'arte, si occupa, spec. nell'Fmporinm, delle stampe ital. dei sec. XVI e XVII.
   [Cfr.: V. Pica, Attraverso gli albi e le cartelle, voi. IV].
   Dito Oreste (Ordy), preside di liceo, n. a Scalea il 6-V-1866 da Federico e da Filomena Pepe. L. 11.
   Reggio Calabria, Via Trabocchetto.
   Già prof, di st. nelle se. medie, poi preside del R. Lic. di Reggio Cai. (1909), ispctt. delle se. medie del Circ. di Napoli (1910-11) e provved. agli studi di Catanzaro (1911-14), nel 1914 tornò di nuovo pres. al R. Lic. «Campanella» di Reggio, dove tuttora si trova. I numerosi suoi studi di storia calabrese si trovano in varie riv. e spec. in Riv. stor. calabrese e Calabria vera da lui fond. Durante la guerra fece parte di comit. e istituz. per l'assistenza interna. E' decor. di med. d'oro pei benemer. della P. I.
   Op. : La rivoluz. calabrese del 'U8, Catanzaro, 1895; Cent'anni dopo (1799-1899), Cosenza, 1899; Massoneria, carboneria ed altre soc. segrete nella st. del Risoi'gim. ital., Torino, 1905; La campagna murattiana dell'ind. ital., Milano-Roma, 1910; La storia calabrese e la dimora degli Ebrei in Calabria fino al sec. XIV, Rocca S. Casciano, 1915.
   Di Tucci Raffaele, archivista di Stato, n. a Gaeta il 25-V1II-
   1884 da Giuseppe e da Maria Montani. L. giur.
   Cagliari, via Sassari 32.
   Funzionario dell'Arch. di Stato di Cagliari e lib. doc. di st. del dir. ital. in quella Univ., si e occupato di istituz. poi. e giur. della Sardegna. Diresse già II Giorn. di Sardegna (1923) e collabora all'Unione sarda, ali 'Arch. st. sardo, ecc.
   Op. : Il dir. pubbl. della Sardegna nel medio evo, Cagliari, 1925; Il « Libro Verde » della città di Cagliari, ib., 1925; Il comune di Gaeta dalle origini alla stampa degli Statuti, ib., 1926; Le origini del feudo sardo in rapporto con le origini dell'Europa occid., ib., 1927.
   Di Tullio Erminio, pubblicista, n. a Pennapiedimonte il 16-VI-1896 da Giuseppe e da Adelaide di Pretoro.
   Roma (31), via Varrone 9, tel. 20-519.
   Esordì con giornaletti goliardici, quindi nel 1918 entrò red. al Tempo di Roma, da cui passò successivamente al Giornale di Roma e al Corriere ital. Attualm. è red. del Tevere e corr. rom. del Corr. della sera.
   Dolci Giulio, professore, n. a Borgo S. Lorenzo il 20-11-1883 da Ezio e da Anna Ferretti. L. 11.
   Milano (6), via Amedei 1.
   Insegna lett. ital. e lat. nel R. Lic. Scient. di Milano e lett. ital. nella Se. Sup. del Maestro, ed è M. della direz. dell'Ist. Fase, di Cultura. Ha curato ediz. di opere di Galileo, Manzoni, Parini, ecc., e pubblicato testi scoi.
   Op. : La fede religiosa di L. B. Alberti, Camerino, 1911; L. B. Alberti scrittore, Pisa, 1912; La donna nel primo Rinascimento, Chieti, 1925; Milano nel 1848, Milano, 1927.
   Dolfini Giovanni Battista, console generale, n. a Vescovana il 13-11-1882 da Giulio Cesare e da Maria Andreoli. D. Ist. Sup. Comm.
   Galatz (Rumenia), Consolato Generale.
   Entrato in servizio al Ministero degli esteri il 29-111-1906, attualm. è console gen. a Galatz.