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Chi è ?
Donghi Daniele, ingegnere e professore univ., n. a Milano il 6-II-1861 da Felice e da Costanza Stampa. L. ing.
Padova (23), via A. Fusinato 25.
Ing. presso l'Uff. Tecn. Com. di Torino (1884-96), ing.-capo dei com. di Padova (1896-1900) e Venezia (1904-13), dal 1910 è prof, di archit. tecnica presso la R. Se. d'Ing. di Padova. E' S. di varie accad. Gli si debbono fra l'altro il nuovo cinerario nel crematorio di Torino (1895), l'asilo notturno di Torino (1896), il teatro di Varallo (1896), la riforma del cimitero di Padova, il teatro di Rovigo (1904), la Cassa di Risparmio di Venezia (1906), il teatro di Abano (1910), la nuova Se. d'Ing. (1911-12) e la Cassa di Risparmio di Padova (1914-20), e numerosi edifici scolastici, ville, edicole funerarie. Quale M. della Commiss, ricostruttrice del Campanile di S. Marco in Venezia, ideò l'armatura pensile e mobile che servi per la ricostruzione. Fondò e diresse L'archit. pratica <1889-1906) e le Memorie d'un archit. (1890-95) e collabora con art. tecn. e d'arte a riv. d'archit. e ing. Sotto la sua direz. si pubblica il Man. dell'architetto (ed. U.T.E.T.).
op. : L'archit. mod. alla la espos. di archit. di Torino, Torino, 1891; Sulla sicurezza dei teati'i in caso d'incendio, ib., 1898; Organi di difesa e sistemi di ricostruz. (per il terremoto del 1908), Venezia, 1909; Nozioni di archit. tecn., Padova, 1919-22; La composiz. architettonica e l'estetica delle città, ib., 1922.
[Cfr. : Ernesto Marini, Milano illustr., Milano, 1903; id., Venezia antica e mod., Venezia, 1905; I professori della R. Univ. di Padova nel 1922, Bologna, 1922].
Donini Ambrogio, professore, n. a Lanzo Torinese r8-VIII-1903 da Pierluigi e da Irene Giaccone. L. 11.
Roma (25), via Calabria 56.
E' libero doc. di st. del cristianesimo nell'Univ. di Roma dal die. 1926, e collabora dal 1925 alla riv. Ricerche religiose.
Op. : Ippolito di Roma, Roma, 1925; Man. introduttivo alla st. del cristianesimo (in collab. con vari), Foligno, 1925.
Donna Paola, pseud. di Ba-ronchelli-Grosson Paola.
D'Ormea Antonio (Rino de Roma, a. d. o., Lo Spettatore),
medico e pubblicista, n. a Bu-drio il 26-IX-1873 da Sebastiano e da Maria Filomena Ballarmi. L. m.
Ufficio: Siena, via Romana 26, tel. 43.
Abitaz.: Siena, via Val di Montone 4, tel. 43.
Dal 1900 ha percorso tutta la carriera di medico di manicomio sino al grado di dir. Dopo aver diretto per due anni il manie, prov. di Pesaro (1907-09), passò a dirigere l'Osp. Psichiatrico di S. Nicolò di Siena. E' lib. doc. di psiciiiatria clinica e forense nell'Univ. di Siena. Dal 1911 dirige la Rass. di studi psich. da lui stesso fond. e collabora alle riv. della specialità, nonché,' sotto pseudonimo, a riv. letter. e di cultura. E' pres. dell'Ord. dei Medici e vice-pres. della Soc. Freniatrica Ital.
Dottori Gerardo, pittore, n. a Perugia l'll-XI-1884 da Ezio e da Colomba Luisa Gambini.
Studio: Perugia, piazza B. Miche-lotti 5.
Abitaz.: Perugia, viale Pompeo Bellini.
Si è dedic. spec. al paesaggio (opere principali : Primavera umbra, Donna-paesaggio, Momento mistico, Aurora umbra, Signorina di provincia, Flora, Incendio-città) e collabora con art. d'arte a quot. e riv. Insegna nell'Univ. Estiva di Perugia.
Drei Ercole, scultore, n. a Faenza il 29-IX-1886 da Lorenzo e da Antonia Zaccherini.
Roma (10), villa Strohl-Fern, piazzale Flaminio.
Dopo aver vinto il pens. naz. con La morte dell'eroe, ha partecipato alle principali espos. Sue opere principali sono: Eva, Brezza, Adorazione, Ragazzo che si spoglia, Quadriga per il pai. di Giustizia di Messina, Targa in onore della Reg. Margherita, Monum. ai Caduti di Savi-gnano di Romagna, Bagni della Por-retta, Granarolo di Faenza e Cervia. Tratta anche la pittura.
Druscovich Marco (Albino, d'Ortonegro, Boris), pubblicista, n. a Verteneglio il 26-1-1886 da Marco e da Caterina Fer-neti.
Trieste, via Enrico Toti 1.