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Chi è?
Dizionario degli italiani d'oggi

A.F. Formìggini Editore in Roma, 1928, pagine 491

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Dizionario degli i Italiani d'oggi
   215
   del dir. rom. ed è ine. di dir. comparato in quella di Padova. Conoscitore del prossimo Oriente, si è specializzato nello studio del dir. gre-co-rom., ma ha esteso (con monogr. uscite in atti accad. e riv. ital. e stran.) le sue ricerche all'Occidente gotico e longobardo e alla diplomatica giur. in genere. Ufficiale in guerra e dee., dopo l'armistizio fu aggregato alla Delegaz. ital. alla Confer. della Pace, e di qui fu tratto ad occuparsi anche di questioni pratiche di dir. internaz. e di inter-pretaz. del tratt. di pace. Ebbe numerosi incarichi govern. e fu M. della Commiss. Giurisdiz. per i beni dei sudditi già nemici. E' S. Ist. Ven., R. Dep. st. p. Yen., ecc.
   Op. : Il dir. pen. nelle « Novelle » di Leone il Filosofo, Torino, 1908; I documenti medioevali di dir. privato dell'Italia merid., Lipsia, 1910; 1 contraddittori nelle magistrature d'appello di Venezia e nei consigli di Padova e Verona, Venezia, 1910; Formulai'i notarili ined. dell'età bizantina, Roma, 1912; L'ordinam. giudiz. a Padova negli ultimi sec. della Rep. Veneta, Venezia, 1914; Ricerche sul dir. ered. in Occidente nell'alto m. e., Padova, 1914; Os-servaz. sulla trasmissione diplom. del cod. Teodosiano e sulla « inter-pretatio visigotica», Padova, 1915; L'esecuzione forzata gotica e longobarda, Siena, 1923; Dell'occupaz. di territorio austr. in seguito all'armistizio e sull'incamerabilità dei beni privati ted. nelle Prov. annesse al-l'It., Roma, 1928.
   [Cfr.: Ann. dell'Univ. di Firenze, 1924-25].
   Ferrari Giulio Cesare, professore, n. a Reggio Emilia il 29-X-1869 da Carlo e da Carolina Curti. L. m.
   Ufficio: Bologna, piazza Calderini 245.
   Abitaz.: Bologna, via Osservanza 34, tel. 332.
   Fond. della Riv. di Psicol. (1905), tradutt. delle Opere di William James, ha applicato agli alienati i metodi della psicol. individuale. Bap-presentante dell'Italia nel Cons. internaz. della Lega per l'Igiene mentale, M. fondat. delle Conf. internaz. di psicotecnica, è dirett. del manie. Boncati di Bologna.
   Ferrari Giuseppe Michele, professore univ., n. a Soriano il 16-1-1862 da Francesco Antonio e da Letizia Primerano. LL. giur., 11. e filos.
   Bologna, via Dante 2.
   Già prof, di scuole medie, e poi di filos. teoretica nell'Univ. di Catania e di pedag. nell'Univ. Catt., attualm. insegna pedag. in quella di Bologna. E' M. Acc. Se. di Bologna e promotore di numerosi enti culturali.
   Op.: Scritti vari, Roma, 1899-02; Il problema etico, ib., 1902; L'etica di B. Spinoza, Napoli, 1902; Il problema logico, Roma, 1905; Locke, ib., 1906; La pedag. come scienza e la sua legge suprema, Bologna, 1912 (2* ed., 1918); La disciplina scoi, educat., ib., 1914.
   Ferrarmi Guido, professore univ., n. a Sarzana il 6-1-1879 da Quintino e da Luigia Mazzi. L. m.
   Pisa, via La Faggiola 10.
   Già ine. di patol. chir. nell'Univ. di Pisa (1915-20), fu nominato straord. per la medesima disciplina a Cagliari (1921) e poi a Pisa (1922) dove tuttora insegna (dal 1924 come ordin.). Tra i numerosi suoi lavori vanno menzionati quelli sulle sple-nomegalie, sull'ernia muscolare, sui tumori delle guaine vascolari, sulle ustioni, sulle ossificazioni traumati-I che, sulla botriomicosi, sulla cura chirurgica delle nefriti, ecc.
   Ferrazzi Ferruccio, pittore, n. a Roma il 15-111-1891 da Sta-- nislao e da Ester Maria Papi.
   Vincitore del pens. naz. (1914), è accad. di S. Luca (1925). Principali tra le sue opere che hanno figurato nelle principali esposiz. o si trovano in race, pubbl. o private: Focolare (1911: Gali. d'Arte Mod. di Roma), Genitrice (1912: ib.), Presagio (1914: Munic. di Bologna), Vita gaia (1921: Gali. Munic. di Boma), Adorazione (1921-23), Adolescente (1922), Horitia (1923: Gali. d'Arte Mod. di Firenze), Autoritratto e Horitia (1923: Gali. d'Arte Mod. di Genova), Caratteri della famiglia (1923: New York), Viaggio tragico (New York), Idolo (1925), Tempesta (1925). Ha poi affrescato un tempietto nella villa Ottolenghi in Acqui.
   Ferrerò Leo, pubblicista, n. a Torino il 16-X-1903 da Guglielmo e da Gina Lombroso.
   Firenze, viale Machiavelli 7.
   Già collab. del Mondo, del Lavoro, di Solaria, Convegno, Fiera letter., Baretti, ecc., ha dato al teatro Campane senza Madonna (Teatro moderno di Boma, 15-V-1923).