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   Chi è ?
   Maggi Gian Antonio, professore univ., n. a Milano il 19-11-1856 da Pietro Giuseppe e da Clara Anelli. LL. fis. e mat.
   Milano (21), corso Plebisciti 3, tel. .23165.
   Assist, di fis. sperim. nell'Univ. di Pavia (1878), vinse una borsa di per-fezionam. all'Univ. di Berlino (1881), fu nominato lib. doc. di fis.-mat. nell'Univ. di Pavia (1882), prof, di calcolo infinit. nelle Univ. di Modena (1885) e Messina (1886), di mec-,can. razion. nell'Univ. di Pisa (1895), e poi di fis.-mat. nell'Univ. di Milano (1924), posto che tuttora occupa. Fu rettore deli'Univ. di Messina (1891-92), ecl è ora pres. della Fac. di Se. di Milano. Molte sue mem. di meccan. raz. o di fis. mat. si trovano negli Atti dell'Acc. Line., del R. .Ist. Lomb., dell'Acc. Gioenia, negli Ann. di mat. pura e applic. di Milano, nel Giorn. di mat. di Napoli, nel Nuovo Cimento di Pisa, ecc. E' SN. Acc. Line., ME. Ist. Lomb., SC. Acc. Se. Torino
   Op. : Princ. della teoria mat. del Miovim. dei corpi, Milano, 1896; JPrinc. di stereodinamica, ih., 1903; Dinamica fis., Pisa, 1911 (3a ed., 1921); Geom. del movim., Pisa, 1914 (3a ed., Bologna, 1926); Dinamica dei sistemi, Pisa, 1917 (2* ed., 1921); JElem. di statica, Bologna, 1925.
   Maggini Mentore, astronomo, n. a Empoli il C-Il-1890 da Mario e da Erminda Maestrelli. L. fis.
   Teramo, R. Osservatorio Astronomico di Collurania.
   Già assist. nell'Osserv. Ximeniano di Firenze (1907-10), poi in quelli di Arcetri e Catania, astronomo di quest'ultimo e incar. di astron. e geod. nell'Univ. di Catania, dal 1926 è dir. dell'Osservatorio Astron. di Collurania (Teramo). I suoi studi riguardano più spec. l'astrofis., ma si e-stendono anche all'applicaz. astron. .Ha introdotto per primo in Italia i .metodi interferometrici in ausilio al-l'astron., ed ha costruito in Catania nel 1922 un interferometro stellare rotante (mod. Andersen) coi quale ha potuto concludere una lunga serie di misure di stelle doppie strette ed un'altra sui quattro grandi satelliti di Giove. Anche a Collurania ha .applicato un interferometro di quel tipo al grande rifrattore di 40 cm. Altri suoi studi riguardano Marte, .di cui ha studiato tutte le opposiz. dal 1909 al 1926, seguendo l'indi-trizzo del Cerulli.
   Op.: Osservai, di Marte, Firenze, 1909; L'interferometro stellare del R. Osserv. di Catania, Catania, 1922; Misure interferometriclie di stelle doppie, ib., 1925; Martis Phaenome-na, ib., 1926.
   Maggio Apollonio, prelato, n. a Spessa di Cologna Veneta il 19-XI-1859.
   Ascoli Piceno, Vescovado.
   Fu creato vesc. tit. di Listra il 31-1-1910, vesc. di Ascoli Piceno il 13-V-1910.
   Maggiore Giuseppe, professore univ., n. a Palermo il 27-VII-1882 da Filippo e da Giuseppina Mucoli. L. giur.
   Palermo (58), via Oreto 39, tel. 3089.
   Fu per alcuni anni nella magistratura, quindi conseguì la cattedra di f'iios. del dir. nell'Univ. di Perugia, da cui passò a Siena, e poi a Palermo dove tuttora si trova. Esordì nel 1913 con un lavoro in cui espose un suo sistema di idealismo. Di recente si è dato anche all'arte narrativa.
   Op. : L'unità del mondo nel sistema del pensiero, Palermo, 1913; Il dir. e il suo processo ideale, ib'., 1916; La politica, ib., 1920; Breviario di filos. del diritto, ib., 1921 ; Fichte, Città di Castello, 1921; Hegel, Milano, 1924; La vita apparente ai un uomo vero (rom.), ib., 1925.
   Maggiore - Mucoli Luigi, professore univ., n. a Palermo il 9-II-1888 da Filippo Maggiore e da Giuseppina Mucoli. L. m.
   Sassari, via Roma 8.
   Lib. doc. e ine. di ottica fisiol. nell'Univ. di Roma (1917), poi ine. di patol. e clin. ocul. in quella di Perugia (1924), dal 1927 insegna patol. e clin. ocul. nell'Univ. di Sassari. I suoi studi riguardano spec. la struttura del canale di Schlemni nell'occhio umano, la lussazione del cristallino, l'occlusione dell'arteria centrale della retina, ecc.
   Magnanini Gaetano, professore univ., n. a Mirandola il 21-1-1866 da Giuseppe e da Matilde Bellodì. L. eh.
   Modena, piazza S. Eufemia 4.
   Già assist, di chimica nell'Univ. di Padova, fu nominato prof, di eh. gen. nell'Univ. di Messina, e di qui